di GABRIELE RUBINO
L'intervento polemico nella prima seduta del Consiglio regionale aveva lasciato intendere che qualcosa non andava. Il passo è stato breve. Francesco Pitaro, avvocato catanzarese eletto nella lista "Io Resto in Calabria" lascia il gruppo guidato dal leader dell'opposizione Pippo Callipo e si accomoda fra i banchi del misto.
Pitaro si era lamentato con i colleghi dell'opposizione per la scarsa considerazione avuta nei riguardi dell'area centrale della Calabria, ed in particolare del capoluogo, nella suddivisione delle postazioni di Palazzo Campanella (LEGGI QUI). Alla minoranza toccavano un vice-presidente ed un segretario-questore. Caselle che sono state occupate rispettivamente dal reggino Nicola Irto (Pd) e dall'originario di Paola Graziano Di Natale (IriC).
Un disegno che ha portato Pitaro a non votare secondo le indicazioni del Pd e di Io Resto in Calabria nella composizione dell'Ufficio di Presidenza, come espressamente dichiarato in Aula.
Se la maggioranza è già spacchettata, e il derby catanzarese fra Tallini (FI) ed Esposito (Casa delle Libertà) per la presidenza ne è stato un segnale esterno, la minoranza comunque ha già perso un pezzo.
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