Conto alla rovescia per "l'edizione più potente" di Gulìa Urbana

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images Conto alla rovescia per "l'edizione più potente" di Gulìa Urbana

  07 agosto 2019 17:19

Lo sviluppo e la valorizzazione del territorio urbano calabrese, avvalendosi della Street Art, è questo l'obiettivo primario del progetto artistico Gulìa Urbana.

L'evento, giunto alla sua ottava edizione, si svolgerà dal 24 al 31 agosto, tra Mangone, Rogliano e Parenti, piccoli centri urbani della provincia di Cosenza, dando vita a quella che gli organizzatori definiscono "l'edizione più potente". In questo ottavo anno, infatti, verranno ospitati per la prima volta artisti internazionali. Gli artisti che prenderanno parte al progetto saranno tredici: Dimitri Taxis(Atene), Kraser(Murcia), Cheone(Milano), Tony Gallo(Padova), Psiko(Ferrara), Luca Ledda(Torino), Boogie(Padova), Trols(Catanzaro), Punch311(Catanzaro), Zeta(Catanzaro), Oniric(Latina), Otaf(Latina), Zoto(Latina).

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Durante queste giornate saranno anche organizzate numerose attività come laboratori artistici per bambini, trekking urbano, incontri con i cittadini, serate sociali ecc.

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Gulìa Urbana è un progetto che fa parte dell'associazione calabrese Rublanum, che da anni lavora per migliorare il territorio, mettendo a disposizione le proprie forze ed idee in vari ambiti culturali. «Realizzare un murales – dicono gli organizzatori - durante il Gulìa Urbana, quindi in un contesto progettuale ben delineato, significa avere un dialogo con l’artista per un lungo periodo e avere uno scambio di idee su temi che possono essere affrontati attraverso le tecniche artistiche personali dell’artista e di conseguenza manifestare queste idee su  muro offrendo al passante nuovi spunti di riflessione. Dare massima libertà di espressione all’artista che sposa il progetto è per noi forza vitale. Chi abbiamo di fronte è un artista quindi una persona che vuole comunicare e quando uno vuole comunicare cerca di diffondere il proprio pensiero, che in questo caso è un vero e proprio dipinto su muro, a più persone possibili. Il muro è una grande tela che sta su strada e dal momento in cui viene dipinto, il dipinto appartiene a tutti. Tutti possono ammirarla e provare delle emozioni cercando, talvolta, di alienarsi dalla realtà per catapultarsi in una realtà più pura, più colorata. Quello che vogliamo fare e cercare di dare un’anima a zone grigie del paese ma soprattutto offrire un’attrazione turistica culturale in più su un territorio che, purtroppo, non vede una buona luce in termini di crescita economica e demografica»

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