“Fai del bene di nascosto e arrossisci a vederlo divulgato”. Utilizzano la celebre frase di Alexander Pope il sindaco, Pino Belcastro, e la Giunta Comunale per stigmatizzare gli atteggiamenti populisti e strumentali utilizzati da alcune forze politiche cittadine, ed in primis dalla Lega di San Giovanni in Fiore, che, nel tentativo di contrastare l’azione amministrativa portata avanti dall’esecutivo municipale,chiedono di devolvere in beneficenza per l’emergenza Coronavirus l’indennità percepita per la carica pubblica ricoperta.
Ritenendo, pertanto, che gli atti di solidarietà svolta dai singoli componenti della Giunta e dal sindaco, non si debbano, per dignità personale ed anche per rispetto verso chi li ha ricevuti, sbandierare ai 4 venti, affermano quanto segue: “Siamo di fronte ad una provocazione sterile e strumentale che parte da chi evidentemente identifica il fare politica con la percezione di una indennità e come strumento per esercitare potere e acquisire vantaggi personali. Ciò in verità non ci sorprende, in particolare perchè questa posizione viene espressa con insistenza anche da un rappresentante della Lega, quel partito cioè che è stato condannato a restituire agli italiani 49 milioni di euro per la famosa storia dei rimborsi illeciti, ottenendo di pagarli, peraltro, in comode rate annuali per circa 81 anni e senza interessi".
"Ecco, gli amici locali di Salvini, - proseguono il sindaco e la Giunta - anzichè chiedere agli altri di fare beneficenza con indennità di carica, peraltro legittimamente previste, sarebbero più credibili se chiedessero al proprio leader di restituire subito i 49 milioni agli italiani, così da dare una mano concreta al Paese in questo momento di grave crisi sanitaria ed economica. Fatta questa doverosa premessa si evidenzia che la politica è e deve essere vista come servizio per realizzare il bene del Paese e della comunità amministrata. Sulla base di tale convinzione, abbiamo impostato la nostra azione amministrativa utilizzando una condotta improntata alla correttezza, alla onestà etica e morale ed alla trasparenza. Valori quelli della onestà e della correttezza che, peraltro, riteniamo debbano essere immediatamente riscontrabili anche nella vita privata di chi amministra la cosa pubblica. Rispetto a ciò, va ricordato che l’indennità di carica percepita in una giusta misura consente a tutti di fare politica altrimenti potrebbero farla solo i ricchi; questo è lo spirito con cui è stata istituita".
"Rispetto, invece, alle esagerazioni dei compensi che si riscontrano soprattutto a livello di Regioni e Parlamento, ognuno di noi ritiene che debbano essere corrette e ridimensionate nelle sedi opportune. Piuttosto, in questo contesto e rispetto a quanto da noi sino ad oggi realizzato siamo pronti a confrontarci, in ogni luogo ed in ogni momento, tralasciando, però, gli atti di beneficienza e di volontariato che non possono essere usati per fare campagna elettorale. Ed, infatti, riteniamo che - concludono - tutte le iniziative solidaristiche messe in campo, oggi come ieri, da chi ricopre incarichi pubblici, soprattutto se istituzionali e politici, debbano essere realizzate con estremo riserbo per non essere considerate iniziative di tipo propagandistico ed elettoralistico. Sul bisogno, non si specula e non si fa propaganda. Un grande valore, assumono invece, le iniziative solidali dei privati cittadini, delle tante associazioni che operano sul territorio, dei nostri commercianti ecc. portate avanti con partecipazione, spirito comunitario e, sopratutto, non strumentali ai fini elettorali e che quindi devono essere plaudite e portate ad esempio. In questo momento drammatico, comunque, la città non ha bisogno di polemiche strumentali e fini a se stesse. Invitiamo tutti, pertanto, ad abbassare i toni ed a contribuire in maniera responsabile e fattiva ad individuare strumenti e soluzioni per corrispondere pienamente alle aspettative dei nostri concittadini, soprattutto di quelli meno abbienti e più bisognosi”.
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