Si è conclusa a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, la seduta congiunta delle Commissioni contro il Fenomeno della ndrangheta e Speciale di Vigilanza, presiedute, rispettivamente, dai consiglieri Arturo Bova e Giuseppe Ennio Morrone. All’ordine del giorno dei lavori, i presidenti degli organismi avevano fissato un vasto programma di audizioni in relazione alla situazione finanziaria ed amministrativo – gestionale del Corap. “Il lavoro odierno delle due Commissioni – hanno detto Arturo Bova e Giuseppe Ennio Morrone a conclusione della seduta - ha posto in evidenza le fragili condizioni finanziarie del Corap, il Consorzio regionale per le attività produttive, organismo istituito come riforma delle singole Asi (Aree di sviluppo industriale), strumenti di promozione dello sviluppo dei territori della Regione nel comparto dei servizi alle imprese industriali che sceglievano i siti preposti per avviare le loro attività. Il Corap, dal 2016 ad oggi – ma anche precedentemente - ha subito una serie di iniziative giudiziarie promosse, a vario titolo, da imprenditori che vantavano presunti crediti e che ne hanno pregiudicato seriamente il bilancio, con un deficit prossimo ai 90 milioni di euro. Le Commissioni, dopo avere preso atto dei contributi del Vicepresidente della Giunta regionale, prof. Francesco Russo, e dell’assessore al Bilancio, dottoressa Maria Teresa Fragomeni, hanno audito anche il Commissario straordinario del Corap. Il dottore Ferdinando Caldiero, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, i dirigenti dei dipartimenti regionali competenti, hanno posto al primo punto delle priorità la garanzia del posto di lavoro per i dipendenti, valutando l’eventuale costituzione di una nuova società dentro cui trasferirli per garantire la loro permanenza in servizio”. “I due organismi, inoltre, hanno discusso circa l’inopportunità, alla luce della gravissima esposizione debitoria del Corap, di avviare iniziative all’estero per la promozione dei siti industriali della nostra regione. Alla luce della discussione emersa nella seduta odierna – continuano Bova e Morrone – le Commissioni hanno evidenziato la necessità di bloccare ogni iniziativa amministrativa del Corap, all’estero e in Calabria, con l’obiettivo di chiarire fino in fondo l’esatta entità della sovraesposizione negativa finanziaria dell’ente, subordinandola alla sua riorganizzazione, alla tutela dei lavoratori e delle funzioni di supporto alle richieste di investimento, pubblico e privato, nelle aree di sviluppo industriale, e proseguendo nelle attività di accertamento delle eventuali responsabilità del dissesto”. Alla seduta congiunta hanno preso parte i consiglieri Pedà, Giudiceandrea, Battaglia, Nucera, Giordano e Arruzzolo.
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