leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, scende in campo per difendere a spada tratta Rino Gattuso, "campione del mondo, figlio e simbolo della Calabria migliore e della ‘sua’ Corigliano, solidale, accogliente e antirazzista! Rino è un motivo di orgoglio per la nostra regione"”! “Adesso basta! Si è superato ogni limite! Lascia infatti sgomenti e indigna profondamente l’ignobile campagna promossa contro Gattuso. Sono semplicemente assurde e ridicole le accuse di xenofobia, razzismo, omofobia e machismo che, per delle banali,vecchie affermazioni di oltre dieci anni fa, gli vengono, di nuovo, mosse per impedirgli di poter continuare la sua brillante carriera di allenatore, qualche anno fa al Tottenham e oggi al Valencia, dopo quella trionfale di calciatore che lo ha portato , con la Nazionale italiana, sul trono calcistico più alto del mondo, con la vittoria ai Mondiali del 2006 in Germania, afferma Corbelli. Gattuso viene colpito in questo modo grottesco e barbaro anche in quanto figlio di quel Sud visto nel distorto immaginario collettivo come una sorta di luogo barbaro del mondo, senza cultura e asociale, un posto quasi indegno e malsano dove, di fatto e a prescindere, si è razzisti, dove non c’è spazio per i diritti civili. Esattamente l’opposto. Tralascio l’esempio del Movimento Diritti Civili, conosciuto e apprezzato nel mondo, che da solo sconfessa questa assurdità! Ma è la stessa storia extra calcistica di Gattuso che lo dimostra. Rino è un ragazzo del Sud, una persona umile, generosa e solidale, sempre pronto ad aiutare i più deboli, che si è costruito la sua splendida carriera con la fatica e i sacrifici, lasciando da ragazzo la sua terra, ma mantenendo sempre con essa un rapporto profondo. E’, per sua natura, un antirazzista, antiomofobo, un antisessista. E’ solo una persona assai schietta, leale, sincera e particolarmente altruista! E’ un esempio anche in questo, non solo per la sua eccezionale carriera calcistica. E’ un simbolo di quella Calabria migliore e della sua città, Corigliano, che sono da tantissimi anni oramai emblema dell’accoglienza e dell’ospitalità dei migranti. Che ne sa chi critica e offende Gattuso della sua vita, al di fuori del mondo del calcio, della storia della sua gente, della sua terra, della sua città che in questi anni nel suo porto ha accolto migliaia di migranti in fuga dai Paesi più poveri del mondo. Io sono stato più volte su quella banchina del porto di Corigliano, insieme alle diverse autorità, agli amministratori comunali, ai tanti volontari e concittadini di Gattuso, ad accogliere questa povera gente che sbarcava da quelle imponenti navi, stracariche, di uomini, donne e tantissimi anche minori e bambini. Abbiamo a (e da) Corigliano, dalla città di Gattuso, scritto pagine, meravigliose di solidarietà e accoglienza.
Io, che in Italia e nel mondo, rappresento da 30 anni il Movimento Diritti Civili, che porto avanti, con le mie battaglie civili, solidali e di giustizia, la bandiera dei diritti civili e che sono particolarmente legato alla città di Corigliano (dove ho tanti amici/che e dove ho anche insegnato per molti anni, allo storico ITC “L. Palma”) oggi difendo e rivendico con orgoglio di avere come rappresentante della nostra terra e della nostra gente, Rino Gattuso, grande campione e degnissimo figlio di Corigliano e della Calabria. Per questo mi auguro che cessi subito questa vergognosa campagna contro Gattuso e che si consenta a questo grande campione di poter continuare la sua brillante carriera, anche come allenatore, ripartendo dalla panchina del Valencia, gloriosa società e città anch’essa esemplare per l’accoglienza dei migranti, come la Corigliano di Rino. E proprio Gattuso unisce idealmente Corigliano e Valencia, le due città di mare, di accoglienza dei migranti e di solidarietà. Personalmente poi spero, magari durante l’estate, di poter incontrare, qui in Calabria, nella sua città, Gattuso per manifestargli anche personalmente tutta la mia stima e gratitudine, come calabrese e come sportivo, appassionato di calcio, per quello che ha fatto per il calcio italiano, per la nostra Calabria, per la città di Corigliano e per aiutare tante persone in difficoltà”
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