Corbelli (Diritti Civili): “Riaprire subito le porte degli ospedali per le visite dei familiari ai malati"

 “La proposta di legge, presentata dal consigliere regionale Graziano Di Natale, e approvata nei giorni scorsi dal Consiglio regionale, per consentire le visite ai malati critici ricoverati (non Covid e anche quelli con l’infezione) in ospedale, è una grande conquista civile. Chiedo che questa legge venga adesso resa immediatamente esecutiva perché il dramma dei poveri malati e dei loro familiari che non possono incontrarsi prosegue purtroppo ininterrottamente giorno per giorno, minuto per minuto e sono tante le segnalazioni e telefonate che Diritti Civili continua a ricevere (tre, solo negli ultimi 15 giorni) da parte di persone, giustamente angosciate, che, con grande dignità, raccontano le loro drammatiche storie che per rispetto della loro privacy non citiamo".

Lo scrive Franco Corbelli (Diritti civili).

"Dico solo che sono, in alcuni casi, malati (non Covid) oncologici gravi che non possono incontrare i loro congiunti. Per questo è assolutamente urgente rendere subito operativa questa legge, appena approvata e consentire le visite ai malati in ospedale, nel rispetto naturalmente di tutti i protocolli di sicurezza previsti. E’ un fatto di umanità e di civiltà. Bisogna cancellare questa disumanità dei malati che addirittura, a volte, muoiono senza avere accanto nemmeno un loro familiare, neppure uno! Questa crudeltà va, di nuovo, subito eliminata. In questo momento si possono consentire le visite ai malati perché per fortuna la pandemia è sotto controllo e la scarsa circolazione del virus non desta eccessiva preoccupazione. Non bisogna assolutamente abbassare la guardia ma senza penalizzare ulteriormente e far soffrire di più i malati, anche per le mancate visite dei loro parenti. Ricordo che un anno fa, dopo una lunga, solitaria battaglia e decine di migliaia di adesioni raccolte con una incessante campagna sulla pagina Fb di Diritti Civili, ero riuscito, nel mese di settembre, a far riaprire le porte dell’ospedale ai parenti dei malati".

"Avevamo vinto un’importante battaglia di Civiltà, di straordinario valore umano. Per tre giorni la settimana, per un’ora infatti, erano consentite le visite ai pazienti ricoverati.  I familiari potevano difatti, su formale richiesta e regolare autorizzazione delle autorità sanitarie, vedere i loro congiunti ricoverati tre volte la settimana, per un’ora la volta (a loro scelta in uno dei due orari previsti, a mezzogiorno o il pomeriggio) e a giorni alterni(martedì, giovedì e sabato, quelli che vengono indicati nel modello predisposto, come nel caso, ad esempio, dell’ospedale Annunziata di Cosenza). Poi purtroppo con l’arrivo dell’inverno e della nuova, violenta ondata pandemica, queste visite erano state di nuovo sospese. Oggi ci sono le condizioni per ripristinarle rispettando in questo modo anche le indicazioni contenute nella proposta di legge del consigliere Di Natale, appena approvata dal Consiglio regionale. Per questo chiedo che non si perda più tempo. Ogni giorno che passa è una sofferenza per tanti poveri malati e i loro familiari. Bisogna subito riaprire le porte degli ospedali ai parenti dei malati”.

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