Corbelli (Diritti civili): “Sono accanto alle mamme che protestano chiedendo la chiusura delle scuole a Cosenza e Rende"

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Il leader di Diritti civili incalza: "Ai sindaci dico: non scherzate con il fuoco! Chiudete le scuole, per evitare qualche disastro! Non bastano i dati drammatici e inquietanti degli ultimi 12 giorni in Calabria: 7000 contagi e 80 morti?”!

  02 dicembre 2020 18:01

“Sono al fianco delle mamme e dei genitori che protestano a Rende e Cosenza, così come in tante altre città e paesi della regione, per chiedere la chiusura delle scuole e proteggere così dal rischio contagio i loro bambini e i maestri. Sono accanto a queste donne e questi uomini che continuano a contattarmi e che in decine di migliaia da tutta la Calabria stanno condividendo sulla popolare pagina Fb di Diritti Civili la mia giusta, importante e doverosa battaglia per la chiusura delle scuole sino a Natale, che porto avanti da oltre un mese. Per questo chiedo ai sindaci di Cosenza, Mario Occhiuto, e di Rende, Marcello Manna, di non ignorare questo disperato grido di aiuto di questi genitori e di chiudere le scuole a Cosenza e non riaprirle, venerdì, a Rende”. E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli.

“Il mio invito è a tutti i sindaci della Calabria. Chiudete le scuole sino a Natale, - prosegue Corbelli - evitate che accada qualche disastro! Non scherzate con il fuoco! Che senso ha averle riaperte, per pochi giorni, alla vigilia di Natale con una situazione purtroppo drammatica, come confermato dai primi nuovi casi di contagio che iniziano a registrarsi, dopo la riapertura, in alcune scuole della regione(da Cosenza a Botricello) e dai dati assai preoccupanti: siamo oramai a 7000 contagi e 80 morti, negli ultimi dodici giorni in Calabria! Dico: ma siamo impazziti, vogliamo veramente mandare al massacro questi bambini e i loro maestri, riaprendo le scuole per pochi giorni? Vogliamo che questi bambini e i loro maestri si contagino proprio alla vigilia di Natale? Vogliamo farli così restare in quarantena, se non addirittura mandarli all’ospedale, durante le Festività? Si continua a tenere chiuso l’intero Paese, l’Italia, ognuno di noi non può uscire dal suo comune e poi si riaprono solo le scuole per pochi giorni prima di Natale?".

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"E’ una  follia, che va oltre l’irresponsabilità. Chiedo: se disgraziatamente dovesse succedere qualcosa chi paga, chi sarà il responsabile? Per questo auspico una soluzione ragionevole, di buon senso. Chiudiamo le scuole e riapriamole a gennaio dopo le Festività, proteggendo in questo modo(come si è fatto in queste ultime settimane) bambini, maestri e le loro famiglie. Vediamo così nel frattempo, in questo altro mese, l'evoluzione di questo schifoso virus, - conclude - che prima o poi si dovrà in qualche modo sconfiggere". 

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