Corbelli (Diritti Civili) sul Frecciarossa Sibari-Bolzano: “Perché non fu possibile dirottarlo a Castiglione“

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  13 agosto 2024 17:11

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, interviene sulla richiesta avanzata da cittadini e alcuni sindaci, di aggiungere la fermata di Castiglione al treno Frecciarossa (ex Frecciargento) Sibari-Bolzano. Corbelli ricorda di essere stato, 4 anni fa, alla vigilia dell’estate 2020, il "promotore di una iniziativa istituzionale e di una straordinaria mobilitazione di sindaci (oltre 50 le adesioni di primi cittadini, tra cui anche quelli di Cosenza, Rende, Castiglione, Castrolibero, Montalto, Castiglione…), dell’ex presidente della Provincia, Franco Iacucci, di alcuni politici, come gli ex parlamentari Enza Bruno Bossio (Pd) e Alessandro Melicchio (5 Stelle) e gli ex consiglieri regionali Giuseppe Aieta e Orlandino Greco, per l’istituzione della fermata del Frecciarossa a Torano-Lattarico.

Una fermata resa poi possibile grazie all’impegno e al sostegno determinante dell’ex presidente della Regione, la compianta Jole Santelli, e confermata in questi ultimi anni dal Governatore Roberto Occhiuto", afferma il leader di Diritti Civili che spiega che "la fermata di Torano fu possibile perché, essendo la stazione toranese sulla traiettoria del treno veloce, era, dell’area urbana, l’unica utilizzabile nel tratto Sibari-Paola. Fu istituita perché il Frecciargento non si poteva dirottarlo e farlo fermare anche a Castiglione per evidenti motivi di tempo e ritardo (almeno una ventina di minuti in più di percorrenza) che avrebbero snaturato la stessa natura del treno veloce. Per questo, quattro anni fa, pensai e proposi la fermata di Torano che venne istituita in attesa della realizzazione della piattaforma di Settimo di Montalto che una volta completata e operativa avrebbe naturalmente subito sostituito la fermata di Torano. Del resto la (possibile) fermata di Settimo era l’unica prevista, dell'area urbana, al momento dell’istituzione del Frecciargento. Per questo oggi resto sorpreso dalla richiesta (che rispetto, naturalmente) della fermata del Frecciarossa Sibari-Bolzano a Castiglione. Si chiede infatti qualcosa che si sa non è diciamo “tecnicamente” possibile, per i motivi prima esposti. Se questa fermata era fattibile sarebbe stata, difatti, istituita già quattro anni fa, non c’era bisogno di farla a Torano. Resta invece la grande opportunità che si è riusciti a cogliere con la fermata di Torano-Lattarico che va avanti da oltre 4 anni, dal 17 luglio 2020. Una fermata che in tanti continuano ad utilizzare (in passato, prima di essere eletto alla presidenza della Regione, lo ha fatto anche l’on. Occhiuto, insieme ai tantissimi viaggiatori comuni giornalieri) non solo dei comuni della Valle del Crati e dell’Esaro ma anche dell’area urbana e che per questo andrebbe, a mio avviso, ulteriormente promossa  e rilanciata, perché tutti possano sfruttare questa grande occasione, rendendo operativo anche quel servizio di bus navetta dalla città di Cosenza e dall’area urbana con la stazione di Torano, che aveva 4 anni fa, su mia richiesta, subito istituito il comune di Cosenza, grazie all’allora sindaco Mario Occhiuto. La fermata di Torano, ricordo, è a 12-15 minuti dalla citta di Cosenza e dell’area urbana. La nuova, moderna e comoda stazione di Torano è facile da raggiungere da ogni comune della Valle del Crati e dell’Esaro e dell’area urbana. Si trova infatti a poche centinaia di metri dallo svincolo autostradale di Torano Bisignano dell’A2. E per restare in tema di collegamenti della nostra provincia con l’alta velocità quello che serve è il nuovo snodo ferroviario di Tarsia, un Frecciarossa Milano-Cosenza, con magari collegata a questa corsa anche una metropolitana leggera dalla città dei bruzi a Sibari. E per restare alla Sibaritide non si giustifica il perché il Frecciarossa Milano-Taranto non debba essere prolungato sino alla stazione di Sibari. E ancora è assolutamente indispensabile realizzare un collegamento ferroviario veloce tra Sibari e l’aeroporto di Crotone. Per raggiungere questi importanti e concreti obiettivi bisogna unire le forze e lottare tutti insieme. Come dimostra, nel suo piccolo, la fermata di Torano uniti si vincono le battaglie anche quelle, in apparenza, più difficili”.

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