Corigliano-Rossano, coalizione per Straface sindaco: "Invece di pagare Stasi organizza feste"

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  02 giugno 2024 18:40

"Esattamente come avevamo ipotizzato i debiti del Comune non sono solo i sei milioni di euro per bollette energetiche. Spuntano ora più di 7 milioni di euro per il mancato pagamento del corrispettivo all’Autorità di Gestione Regionale per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, che fanno – lo hanno letto tutti i calabresi in queste ore – di Corigliano-Rossano il comune più esposto della Provincia di Cosenza, la maglia nera degli enti in debito".

Lo afferma in una nota la Coalizione per Pasqualina Straface sindaco di Corigliano - Rossano.

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E ancora: "Ecco un fallimento non solo sul piano contabile-finanziario, ma anche ambientale, perché i costi dipendono dalla qualità della raccolta che incide sui costi del conferimento in discarica. Se fosse partita prima la differenziata, oggi avremmo meno tasse da versare come Comune. E tenuto conto che la differenziata viene posta sul mercato, sempre se si fosse partiti prima, oggi si sarebbe potuto anche abbassare la Tari, per i cittadini; senza contare che comunque si sarebbe potuto e dovuto responsabilmente pensare ad un piano di rientro dal debito complessivo, senza arrivare a questa figuraccia regionale. Nulla di tutto ciò è stato fatto, accumulando soltanto debiti su debiti ed organizzando feste e festini a 500 mila euro l’ora".

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"E si tratta di debiti tutti documentati e dichiarati. Attenzione: non lo diciamo noi, ma la Magistratura. Non lo diciamo noi ma lo certifica un’Autorità terza, l’ARRICAL. Ne parlano tutti i media regionali.  Altro che dati scorretti e da verificare congiuntamente. Di tutto ciò Stasi non ha mai fornito notizia in primis al Consiglio Comunale e quindi alla città! Oltre che una conferma della nota allergia di questa compagine amministrativa alla trasparenza, le dichiarazioni istituzionali che stanno circolando in queste ore sulla questione appaiono semmai come l’imbarazzato tentativo di giustificarsi in extremis da parte di colui il quale viene preso con le mani nella marmellata.  Altro che gestione oculata, competente e visionaria. Qui siamo alla distruzione di quel concetto base di amministrazione del buon padre o madre di famiglia che sta alla base di ogni valutazione giuridica, economica ed etica della sostenibilità o meno di qualsiasi organizzazione semplice o complessa, dalla famiglia ai comuni allo Stato.  

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La disastrosa situazione che lascia in eredita Stasi & la sua Giunta, infatti, il frutto di una dissennata politica populista e demagogica di spese pazze ed improduttive per feste, festicciole e concerti non inserite in una programmazione turistica organica e senza alcuna parallela strategia di marketing territoriale; per contributi a pioggia ad amici ed amici degli amici; per consulenze inutili a ben individuati referenti; per asfalto a go-go e per di più in assenza di sotto servizi, dietro richieste private e senza una seria programmazione delle infrastrutture pubbliche essenziali, come reti fognarie ed idriche. 

E sempre per restare alla gestione del buon padre o della buona madre di famiglia è come se in un qualsiasi nucleo familiare, invece di organizzarsi per pagare a fine mese le bollette di acqua, luce, gas e rifiuti o invece di preoccuparsi di pagare la retta della mensa scolastica ai figli o le spese universitarie, i genitori spendessero scientificamente tutte le entrate dei propri stipendi per comprare ai figli costosi smartphone di ultima generazione, playstation per tenerli giornate intere sui divani e derrate di cibo spazzatura, pensando così di essere ricambiato in affetti e fiducia, invano. 

E conclude: "Stessa cosa è accaduta con le casse comunali e con la telenovela sudamericana di debiti & concerti di Stasi in questi cinque anni. Con la conseguenza che non c’è stata alcuna crescita economica derivante dallo spreco di risorse e che il Conto Consuntivo predisposto da ultimo dalla Giunta del Sindaco del fumo negli occhi contiene dati falsi, perché letteralmente nasconde i debiti; e che siamo nel pieno di una situazione finanziaria strutturalmente deficitaria".

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