Corigliano Rossano. "Mi ha ammazzato di botte...sembrava posseduto": padre violento condannato a più di 1 anno e mezzo

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L'avv. Francesco Nicoletti

Accolte le richieste dell’Avv. Francesco Nicoletti, difensore della parte civile. L'imprenditore 51enne non avrebbe violato anche gli obblighi di assistenza familiare

  14 novembre 2021 10:07

 na giovane madre, difesa dall’Avv. Francesco Nicoletti, aveva denunciato l’ex marito, noto e facoltoso imprenditore, per i reati di lesioni pluriaggravate, maltrattamenti aggravati contro i familiari e violazione degli obblighi di assistenza familiare: il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dal Pubblico Ministero e dall’Avv. Francesco Nicoletti, ha condannato il 51enne rossanese ad oltre un anno e mezzo di reclusione, nonché al risarcimento di tutti i danni subiti dalla vittima.

LE ACCUSE Nello specifico, all’imputato si contestava di essersi sottratto agli obblighi di assistenza inerenti alla potestà genitoriale, facendo mancare i mezzi di sussistenza ai due figli minori e alla ex moglie; di aver sottoposto il più piccolo dei figli a maltrattamenti plurimi, ponendo in essere nei suoi confronti condotte vessatorie ed intimidatorie, tra cui percosse che gli avevano causato lesioni personali. L’uomo era accusato anche di lesioni aggravate ai danni dello stesso figlio.

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IL PROCEDIMENTO Il procedimento traeva origine dalla denuncia–querela sporta dalla donna, che denunciava fatti ed episodi gravi dai quali era emersa la violenza fisica e verbale di un padre nei confronti del proprio figlio. Secondo quanto denunciato dalla vittima l’imputato, nel corso del tempo, aveva mantenuto una condotta negligente, non ottemperando ai suoi doveri e non versando quanto stabilito dal Tribunale, costringendola a fronteggiare le spese da sola e a denunciare il tutto alle Autorità competenti. A tutto questo si aggiungevano le condotte poste in essere nei confronti dei figli, soprattutto ai danni del più piccolo che, come riferito dalla donna nel corso della deposizione in Tribunale, in una occasione, mentre si trovava con il padre, in piena notte le aveva inviato dei messaggi allarmanti: “…mi ha ammazzato di botte…mi ha picchiato e mi ha stretto talmente forte che ho lividi alle braccia, non voglio stare con lui…sembrava posseduto…”. Lividi che, l’indomani, la donna notava effettivamente sul braccio destro e sulle cosce. Le lesioni venivano poi refertate dai sanitari del Pronto Soccorso del presidio ospedaliero “Nicola Giannettasio” dell’area urbana di Rossano.

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Durante la propria deposizione la donna ha poi riferito di molteplici condotte aggressive violente poste in essere dall’uomo nei confronti dei figli, i quali venivano in seguito anche rifiutati dal padre, e di come in alcune occasioni era stata costretta a frapporsi tra l’ex marito e i figli per evitare che gli stessi venissero picchiati senza alcun motivo.

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Durante il processo, inoltre, la parte civile ha dimostrato l’elevato stile di vita dell’imputato, titolare di diverse società, di beni immobili e mobili, denunciando, di contro, la propria situazione economica disastrata e le condizioni precarie in cui talvolta si era trovata insieme ai figli, nella totale indifferenza dell’ex marito.

All’esito delle discussione delle parti il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dal Pubblico Ministero e dall’Avv. Francesco Nicoletti, difensore della giovane madre costituitasi parte civile contro l’ex-marito, ha condannato l’imputato ad oltre un anno e mezzo di reclusione, nonché al risarcimento di tutti i danni subiti dalla vittima.

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