Corigliano Rossano, Pistoia su servizi scolastici: "Siamo ancora all’anno zero"

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  18 ottobre 2022 09:43

“Una decina di giorni e sarà già Novembre. Eppure, a Corigliano Rossano non è questa l’occasione, come ovunque e consuetudinariamente avviene, per fare il punto sui primi mesi di attività didattica e annessi servizi per la comunità scolastica: qui, infatti, siamo ancora all’anno zero, poiché i predetti importanti servizi pubblici devono ancora essere avviati. L’Asilo Nido Comunale, che seppure soggetto a restyling è ancora chiuso, con notevoli disagi per genitori e bambini; il trasporto scolastico per gli alunni disabili, che seppure indicato come prioritario non è ancora tangibile realtà; la mensa scolastica, anche in questo caso annunciata nelle ultime ore come imminente, ma senza una data precisa. Tre situazioni sintomatiche di un diffuso malessere, accomunate dal costituire un’offesa per alunne, alunni e rispettive famiglie, perché un conto è l’imprevisto, altro invece è l’improvvisazione”.

È quanto dichiara, in una nota, l’Associazione di promozione sociale, culturale e turistica “Unione è Forza”, presieduta da Fabio Pistoia.

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“Siamo ben consapevoli delle difficoltà, dei tempi burocratici, delle necessarie procedure, e le comprendiamo. Trattandosi appunto di argomenti complessi, tuttavia, dovrebbero essere oggetto d’attenzione sin dalla stagione estiva in vista del nuovo anno scolastico. Leggiamo dichiarazioni, promesse, annunci: tutto perfetto, ma che non si lasci passare per straordinario quella che è ordinaria amministrazione, che giunge tra l’altro in enorme ritardo, e senza dietrologia. Nel caso di “Unione è Forza”, difatti, non interessano schermaglie tra consiglieri comunali o paragoni con il passato, ma solo farsi portavoce dei tanti genitori di ragazzi disabili che sono costretti a innumerevoli sacrifici e peripezie per accompagnare i loro figli a scuola, di molte mamme e papà di alunni che ancora non possono frequentare l’Asilo Nido, di famiglie intere che non riescono a capacitarsi del fatto che, ad oggi, il servizio mensa non c’è. I cittadini pagano le tasse, devono recarsi al lavoro, vorrebbero vedere garantiti, e in tempo utile, i servizi primari per i rispettivi figli: è forse chiedere troppo?”.

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