Corigliano Rossano. Straface replica a Stasi: "Inizi a fare il sindaco e si rassegni al mio impegno istituzionale per il territorio"

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images Corigliano Rossano. Straface replica a Stasi: "Inizi a fare il sindaco e si rassegni al mio impegno istituzionale per il territorio"
Pasqualina Straface
  23 novembre 2021 18:48

“Un evidente scatto di gelosia, frutto della sua ormai nota incapacità d’intessere rapporti istituzionali civili e proficui e di affrontare le problematiche del territorio dando vita ad una sterile “caccia alle streghe” e ad individuare “nemici” lungo il suo cammino. È davvero indecorosa e inopportuna, dal punto di vista anzitutto istituzionale, la nota stampa a firma del sindaco di Corigliano Rossano, il quale farebbe bene ad iniziare a dedicarsi ad assolvere il suo ruolo di primo cittadino piuttosto che “soffrire” per la presenza della scrivente. Mi dispiace per lui, ma deve rassegnarsi a quello che è stato, è e sarà sempre il mio attivismo politico, forte del mandato conferitomi dai cittadini e dal mio modo d’intendere il ruolo istituzionale ricoperto, sempre e unicamente rivolto dalla parte della gente e del territorio”.

Non si è fatta attendere la replica dell’onorevole Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia, alle dichiarazioni a firma del sindaco Flavio Stasi.

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“Anzitutto, il sindaco di Corigliano Rossano avrebbe dovuto rivolgere un messaggio d’auguri ai consiglieri regionali eletti, ivi compresa alla scrivente, che sono espressione del territorio, al fine d’instaurare un percorso istituzionale all’insegna della coesione e della sinergica collaborazione. Nulla di tutto ciò. Duole constatare – dichiara Straface – come, al contrario, Stasi non accetti che la scrivente affronti le problematiche del territorio, in coerenza con un excursus politico sempre ampiamente premiato dalla cittadinanza e adesso alla luce del nuovo percorso intrapreso come consigliere regionale. Chi mi conosce è ben consapevole del dinamismo e dell’impegno profuso in ogni questione che riguardi la “mia” gente, senza lesinare mai né tempo né energie, al contrario di chi, come lo stesso sindaco, non riesce oggi a gestire la terza città della Calabria, con un diffuso malcontento popolare quotidianamente testimoniato anche dai media oltre che dal comune sentire. Lo stesso ho fatto in merito alla questione rifiuti, dando notizia della mia attivazione presso i preposti uffici della Regione Calabria, che con sensibilità e celerità si sono immediatamente mobilitati per alleviare i disagi che vive la cittadinanza, e senza mai citare e/o accusare il sindaco e l’Amministrazione comunale e specificando che tale argomento rientra tra le priorità dell’agenda istituzionale del Presidente Roberto Occhiuto. Eppure avrei potuto farlo, poiché a tutt’oggi non è ancora chiara la posizione di Stasi in materia di gestione del sistema rifiuti e di cosa intenda fare a proposito, quanto invece il ruolo dei sindaci è più che mai importante e determinante. Anziché accusare la scrivente – prosegue Straface – il sindaco pensi ad individuare le responsabilità istituzionali derivanti dalla sua parte politica, quel centrosinistra che tanti danni ha arrecato alla nostra regione e del quale oggi è sempre più parte integrante, visto che ormai è di pubblico dominio la sua spasmodica ricerca di voti per riuscire ad essere eletto Presidente della Provincia di Cosenza, probabilmente per tentare di offuscare il fallimento su tutti i fronti del quale è interprete in città e che la stessa comunità di Corigliano Rossano paga enormemente in ogni suo lembo di territorio. Se ne faccia una ragione, Stasi, e si metta l’anima in pace: la sottoscritta continuerà sempre ad impegnarsi giorno e notte per la risoluzione delle problematiche della gente, anche e soprattutto adesso come consigliere regionale, poiché non interpreta l’attività politica come un inutile scalda-poltrone o un trampolino di lancio per altre candidature. Si dedichi ad assolvere nel migliore dei modi il suo compito ed a rapportarsi, con rispetto e correttezza, nei confronti di quanti parimenti ricoprono ruoli istituzionali”.

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