Attraverso un protocollo d’intesa con l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale al via un progetto pilota in tema di mitigazione e gestione del rischio idrogeologico e di tutela e valorizzazione del sistema ambientale antropico e culturale
12 dicembre 2019 18:27Attraverso un protocollo d’intesa siglato dall’Amministrazione Comunale con l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale, Corigliano-Rossano, unica città del Sud, diventa sede di sperimentazione di un progetto pilota in tema di mitigazione e gestione del rischio idrogeologico e di tutela e valorizzazione del sistema ambientale antropico e culturale.
È quanto fa sapere il Sindaco Flavio Stasi sottolineando che tra gli obiettivi della sinergia avviata tra i due enti vi sono quelli di promuovere azioni che possano garantire migliori condizioni di sicurezza della comunità e la valorizzazione delle risorse.
In collaborazione con gli uffici del Comune, l’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Meridionale monitorerà l'intero territorio; analizzerà i rischi; definirà un piano di interventi complessivo; fornirà supporto tecnico-scientifico all’Ente per l’elaborazione di strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale.
Abbiamo voluto dare un segnale forte – spiega il primo cittadino – all'istituzione che oggi si occupa del rischio idrogeologico nell'intero meridione, ed indirettamente a tutte le altre istituzioni coinvolte, accettando la scommessa di una città che non ha paura di affrontare la questione, purtroppo attualissima, del rischio idrogeologico. Oggi il rischio idrogeologico – continua – viene affrontato sempre dopo gli eventi critici, attraverso lavori tampone di urgenza e di protezione civile, spendendo milioni di euro magari senza risolvere definitivamente i problemi. Noi intendiamo redigere e realizzare nel corso degli anni un piano di interventi che mitighi il più possibile i rischi, e non potevamo non farlo con l'Autorità di Bacino.
I risultati di questa intesa, cosi come di buona parte delle azioni che stiamo mettendo in campo in questi primi mesi – conclude Stasi – si vedranno tra molti anni. Probabilmente in passato si è preferito gestire i soldi per gli interventi di protezione civile, a noi interessa invece risolvere i problemi, anche se questo richiederà tempo e scelte difficili.
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