Coronavirus. Alla casa di cura Domus Aurea trasferito un solo paziente. L'amministratore: "Da domani non saranno garantite neppure le minime condizioni igienico-sanitarie"

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La "Domus Aurea", casa di riposo a Chiaravalle Centrale
  30 marzo 2020 20:36

di TERESA ALOI

Dovranno essere trasferiti tutti i 54 pazienti ospiti della Domus Aurea a Chiaravalle. "Dobvranno essere tutti , al più presto, ospedalizzati".

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Lo ha chiesto l'amministratore della residenza, l'avvocato Domenico De Santis che ha inviato, come ha spiegato, una pec al sindaco di Chiaravalle, all'Asp,  alla Regione Calabria. Persino all'arcivescovo monsignor Vincenzo Bertolone. 

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Una richiesta dettata dal fatto "che - ha spiegato ancora l'avvocato De Santis non esistono più le condizioni per ospitare i pazienti". 

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"Oggi ci hanno mandato un infermiere - ha aggiunto - e io domani non posso garantire le minime condizioni igienico -sanitarie". Oggi, solo una persona è stata  trasferita in una struttura del comprensorio, le altre 4, come era stato promesso, sono ancora lì. 

Intanto tre le persone decedute: la prima era ricoverata al Pugliese (si tratta della prima persona contagiata), l'altra al Mater Domini e una terza nella casa di cura.

LEGGI QUI. Coronavirus. In arrivo alla casa di cura di Chiaravalle infermieri e personale sanitario dall'Asp di Cosenza (VIDEO)

 

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