Coronavirus. Il piano anti-Covid della Regione: i posti letto in più di Terapia Intensiva negli ospedali calabresi (ELENCO)

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images Coronavirus. Il piano anti-Covid della Regione: i posti letto in più di Terapia Intensiva negli ospedali calabresi (ELENCO)
Posti letto in ospedale
  17 marzo 2020 11:19

di GABRIELE RUBINO

I numeri sono tuttora "precari". Nel pieno della fase 1 del piano anti-Covid della Regione Calabria, si cerca quanto più possibile di recuperare posti letto nei reparti più "sensibili" all'emergenza. Quindi Malattie Infettive, Pneumologia e soprattutto Terapia Intensiva. Questi ultimi sono i più "preziosi". Se e quando i contagiati in Calabria aumenteranno, "intubare" o meno un paziente con seri problemi respiratori diventa questione di vita o di morte. 

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GLI OLTRE 100 POSTI LETTO AGGIUNTIVI NELLE TERAPIE INTENSIVE- Il ministero della Salute ha posto l'obiettivo, su scala nazionale, di incrementare i posti letto delle Terapie Intensive del 50%. In Calabria si partiva con poco più di 100 attivati. Dalla Regione però, per fare la proiezione in aumento hanno deciso di utilizzare quelli "programmati" nel Dca 64 (l'atto che disegna la rete ospedaliera) che ne porta in dote parecchi di più. Così, ragionando sui totali, i posti letto aggiuntivi di Terapia Intensiva nei presidi calabresi viaggiano in una forbice fra i 100 e i 110 posti letto. Alcuni ospedali li hanno già in parte attivati, molti ancora no. Da alcune bozze regionali (non sempre coincidenti con quelle delle singole aziende), su cui hanno lavorato instancabilmente alcuni dirigenti delle aziende, emerge lo scheletro del programma sull'incremento dei posti letto delle Terapie Intensive. Il risultato è grossomodo quanto riportato nella tabella sottostante. Dalla dotazione di partenza (a sinistra) si aggiungono nuovi posti letto (a destra) per reggere l'ondata del Coronavirus. Sempre con l'avvertenza che l'emergenza in atto inevitabilmente lascia margini di flessibilità e cambiamento.  

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OSPEDALE P. LETTO TERAPIA INTENSIVA P. LETTO IN PIU'
Castrovillari 2 4
Rossano 4 4
Cetraro 5 8
Annunziata (Cosenza) 19 10/11
Pugliese (CZ) 16 18
Mater Domini (CZ) 5 (+3 cardiochirurgia) 24**
Lamezia Terme 10 2
Vibo Valentia 6 11 
Crotone 5 5
Gom Reggio Calabria 14 12*
Polistena 11 2
Locri 9 6
*L'ospedale di Reggio Calabria in una relazione proponeva l'incremento di 16 posti 
arrivando ad un totale di 30 invece di 26
** Mater Domini è in grado di attivare subito circa 18 p.l. e altri 6 in un secondo
momento (LEGGI QUI)

GLI OSTACOLI ALLA TENUTA DEL PIANO- I grandi punti interrogativi sulla realizzabilità delle misure anti-Coronavirus sono: il personale e i macchinari. Sul primo aspetto fra due giorni scade l'avviso bandito dalla Regione per reclutare a tempo determinato specializzandi, pensionati o medici iscritti ai corsi di medicina generale. L'occhio cadrà su quanti anestesisti-rianimatori, figure essenziali in questo caso, si sono dimostrati disponibili a scendere nella trincea degli ospedali calabresi. Sull'altro, il ritardo nella consegna dei macchinari (un mese e mezzo aspettando i tempi di Consip) ha allarmato il presidente Jole Santelli, che in diretta nazionale ha peraltro evitato di parlare dei numeri di "resistenza" calabresi. Per correre ai ripari, ieri, i soggetti attuatori del piano di emergenza, i dg Pallaria e Belcastro, hanno elaborato un avviso (LEGGI QUI) per cercare di ottenere quanto più presto possibile le dotazioni tecnologiche e i dispositivi di protezione individuale per il personale degli ospedali. Il tempo di azione, come la prevenzione, sono fondamentali contro il Coronavirus  

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