"Ci aspettano tempi ancora più difficili, ma, rispetto a quanto passato, abbiamo dalla nostra l’esperienza maturata durante il primo lockdown. Insieme siamo riusciti ad affrontare l’emergenza dando prova di grande maturità e oggi siamo nuovamente chiamati a quello stesso senso di responsabilità".
Lo scrive il sindaco di Rende, Marcello Manna che aggiunge "per questo dobbiamo necessariamente affidarci a chi, come l’Azienda Sanitaria Provinciale, rappresenta l’unico ente preposto a tracciare quotidianamente numero di contagi e diffusione del virus. La decisione presa di chiudere temporaneamente le scuole nasce proprio dall’aver dato seguito alle indicazioni inequivocabili provenienti dall’unico organo competente, dalla stretta collaborazione che la nostra amministrazione ha con l’Asp e le dirigenti degli istituti scolastici, oltre che dalla constatazione oggettiva dei casi in aumento e dei difficili tracciamenti".
"Non siamo noi a dover fornire i dati da poter divulgare per il semplice motivo che è l’Asp a doverlo fare: un solo laboratorio in tutta la provincia non è sufficiente a processare i tamponi e questo ha determinato la crisi dell’intero sistema e l’impossibilità di mappare tempestivamente i contagi. Da qui l’invito da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale a sospendere le attività didattiche. La salute è un diritto e va tutelata come il diritto allo studio: viviamo purtroppo in tempi che richiedono ulteriori sacrifici da parte di noi tutti. Il problema però deve essere necessariamente affrontato e richiede una risoluzione a monte. Strettamente connesso è difatti il discorso politico e la manifesta incapacità da parte di chi ha amministrato la nostra regione di rafforzare un settore così vitale come quello sanitario. Affidare per anni a commissari la gestione della sanità regionale è stata scelta infausta. Siamo convinti che in questa situazione così drammatica i sindaci possano svolgere un ruolo fondamentale, avendo ben presenti le criticità da risolvere dei nostri territori".
"La Calabria è zona rossa non per il numero dei contagi, ma per le condizioni in cui versa il nostro sistema sanitario: non scordiamolo. Servono i fondi necessari a garantire il potenziamento delle strutture e del personale sanitario. E occorre adesso. Per questo lunedì alle 10,30 saremo a fianco della consulta e dell’assemblea cittadina per i beni comuni, dei nostri cittadini attivi, delle associazioni e della società civile al presidio indetto dinanzi al poliambulatorio di Quattromiglia: vogliamo che ci siano garantiti tutti gli interventi necessari ad uscire dalla zona rossa".
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