"Di arbitri in queste settimane non ha parlato quasi nessuno. Ma se ci saranno le condizioni per ripartire saremo pronti". Ad annunciarlo, in un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport', il presidente dell'Aia Marcello Nicchi, parlando della possibilità che il campionato riparta dopo l'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19.
"Se si riparte? Non sono uno scienziato e non spetta a me dirlo - sottolinea il numero uno dei fischietti italiani - Quello che viene ipotizzato oggi, potrebbe cambiare domani. Purtroppo le date non le decidiamo noi, ma il virus attraverso il numero di contagi e decessi. Il semaforo verde spetta a politici e medici: bisogna rispettare le disposizioni governative e sanitarie.
Io attendo, per il mio ruolo di garante di tutta l'associazione italiana arbitri, di leggere attentamente i protocolli e avere tutte le garanzie per la salute. Sono state ipotizzate delle date, il 4 maggio per la ripresa degli allenamenti e fine maggio per le partite: abbiamo davanti 40 giorni, si comincia a intravedere un po' di luce in fondo al tunnel e io mi auguro che sia possibile riprendere, non solo per il calcio ma per l'intero Paese".
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