Coronavirus. Rischio focolaio nella struttura per anziani: Torano Castello diventa zona rossa

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Una veduta di Torano Castello
  14 aprile 2020 15:04

Il rischio di un focolaio nella struttura per anziani Villa Torano si sta concretizzando in parallelo all'aumento dei contagiati fra dipendenti e anziani. La Regione, con un'ordinanza appena firmata dal presidente Jole Santelli decide di "chiudere" il comune dove ha sede la Rsa (che effettua anche servizi di riabilitazione): Torano Castello.

Il numero delle persone attualmente positive, come emerso dai tamponi elaborati dal laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'ospedale Pugliese sono 22 (numero indicato anche nell'ordinanza): 17 operatori e 5 anziani (LEGGI QUI). Ma è destinato inesorabilmente a salire. Alcuni già stimano siano oltre trenta casi.  

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TUTTE LE RESTRIZIONI SUGLI SPOSTAMENTI E LE INDICAZIONI SULLO SCREENING- Per Torano Castello si applicano le restrizioni prorogate ieri dal governatore sulle zone rosse:  "Il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui ivi presenti ,riducendo drasticamente ogni possibilità` di vicinanza fisica, limitando al massimo ogni spostamento; il divieto di accesso nel territorio comunale; E` fatta salva la possibilità di transito in ingresso e in uscita dai singoli territori comunali da parte degli operatori sanitari e socio -sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell'assistenza alle attività riguardanti l’emergenza, alle forze dell’Ordine". "Gli esercenti le attività consentite sul territorio ai sensi del DPCM 10 aprile 2020 - si legge ancora nell'ordinanza- e quelle strettamente strumentali alle stesse, che debbano spostarsi dal territorio comunale interessato, in entrata e in uscita, dovranno dimostrare alle Autorità Competenti che detto spostamento è strettamente indispensabile e non differibile. Le misure di cui sopra non si applicano alle categorie di cui all’art. 21 del Decreto Legge 2 marzo 2020, n. 9; la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;

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L'IPOTESI DI UNA STRUTTURA COVID DEDICATA, COME PER SAN LUCIDO- Come per il comune di San Lucido, l'ordinanza di Torano Castello prevede: "La prescrizione dell’isolamento obbligatorio presso una struttura all’uopo dedicata, dei cittadini positivi al SARS-Cov-2, qualora l’isolamento domiciliare non sia possibile per le caratteristiche del domicilio o per il numero dei coabitanti, ovvero si sia dimostrato inefficace. La disposizione dovrà essere valutata e attuata a cura del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP competente per territorio e la struttura potrà essere identificata d’intesa con il Sindaco e previa verifica della sua adeguatezza allo scopo. Il Sindaco dovrà concordare con le Autorità competenti, la sorveglianza ed il rafforzamento delle misure di controllo circa il rispetto degli isolamenti obbligatori e delle prescrizioni per i cittadini, nonché le misure di supporto alla popolazione interessata, d’intesa con la Protezione Civile regionale". Inoltre, si legge ancora nel provvedimento regionale: "Il Dipartimento di Prevenzione assicura il rafforzamento e l’ampliamento degli screening sanitari, dando priorità alla popolazione del Comune oggetto dell’Ordinanza rispetto a quelle di altri Comuni".

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OBBLIGO DI MASCHERINA PER GLI ABITANTI E LA COLLABORAZIONE FRA ASP E DIRETTORE SANITARIO DELLA STRUTTURA PER EVITARE UN NUOVO CASO CHIARAVALLE- Le misure preventive si estendono alla quotidianità. Infatti: "E' fatto obbligo a tutte le persone che si spostino o giungano all’interno del territorio comunale per attività consentite e autocertificate, di utilizzare la mascherina o, in alternativa, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca per come fissato nell’Ordinanza n. 29/2020". Per evitare disguidi, si precisa che "il Dipartimento di Prevenzione impartisce urgenti e immediate disposizioni per la gestione dei casi all’interno dell’RSA interessata, valutando l’utilizzo per l’isolamento di altre strutture e/o imponendo adeguate misure che prevedano percorsi assistenziali appropriati, con separazione in diversi setting assistenziali degli ospiti e dei soggetti risultati positivi o dubbi, asintomatici o paucisintomatici, da coloro risultati o che risulteranno negativi, attuando per coloro che sono positivi i livelli di cura e assistenza sanitaria. Il Direttore Sanitario della Struttura è interfaccia responsabile per l’adozione di tali misure".

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