Coronavirus. Studenti in difficoltà a pagare l'affitto. Il collettivo "Progetto Azadì" dell'Unical a Jole Santelli: "Blocco pagamenti e utenze subito"

di GIORGIA RIZZO 

L'emergenza Coronavirus mette in difficoltà economiche lavoratori e intere famiglie. Un problema anche per tanti studenti che non riescono più a pagare l'affitto dell'alloggio universitario, dal quale sono stati costretti ad allontanarsi a causa della sospensione delle lezioni in presenza. Il collettivo studentesco dell'Unical "Progetto Azadì" lancia quindi l'allarme con una campagna social che chiede alla governatrice Jole Santelli e alle istituzioni regionali di prendere posizione e sospendere affitti e utenze. 

"A causa della pandemia in molte e molti abbiamo perso, totalmente o in parte, il reddito. È ormai da più di un mese che molti di noi sono tornati nei propri centri di residenza, ma siamo costretti a pagare ugualmente l'affitto delle nostre stanze. In una situazione di tale crisi questa spesa è insostenibile - si legge in una nota - Non solo per noi ma anche per le famiglie calabresi a basso reddito, i lavoratori precari e i disoccupati. La Regione Calabria deve mettere in campo risorse importanti per far fronte alla preoccupante situazione in cui ci troviamo"

E l'appello si fa più forte in vista del prossimo consiglio regionale, che gli studenti del collettivo pretendono sia decisivo per la risoluzione delle difficoltà economiche di famiglie, lavoratori e studenti. "Di fronte ad una crisi che, ogni giorno, si fa più drammatica, a livello nazionale e locale le misure adottate sono insufficienti. Lunedì si terrà il consiglio regionale. Invece di discutere dell'istituzione di nuove, inutili e costose commissioni, è necessario che la giunta Santelli dia risposte ai calabresi. La sospensione delle bollette di luce, gas, acqua e utenze varie e degli affitti per gli immobili destinati ad uso abitativo è una priorità assoluta. In molte regioni si stanno varando misure, seppur minime, per chi, a causa dell'emergenza, non riesce a sostenere queste spese. In Calabria regna il silenzio".

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