Coronavirus. Un decesso e cinque dimessi all'ospedale Annunziata. Tre guariti trattati con il Tocilizumab sottocute

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L'ospedale Annunziata di Cosenza
  15 aprile 2020 16:56

Questa mattina si è registrato un nuovo decesso all’Annunziata di Cosenza. La vittima è il pensionato di 84 anni di Marano Marchesato, positivo al covid-19, che si trovava ricoverato dal 5 aprile nel reparto di malattie infettive. Il sindaco di Marano Marchesato Edoardo Vivacqua, la giunta e l’amministrazione comunale hanno espresso il proprio cordoglio e vicinanza alla famiglia.

Nel frattempo la direzione aziendale rende noto che cinque pazienti sono stati dimessi.

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"Altri cinque pazienti lasciano il reparto di Malattie Infettive dell’Annunziata. Si tratta di quattro uomini:

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  • G - 65 anni - proveniente da Fuscaldo, ricoverato il 13 marzo;
  • C. – 60 anni - di Rossano ricoverato   dal 21 marzo;
  • F. di Cariati – anni 69 – giunto a Malattie Infettive l’ 11 marzo;
  • A.: di Marzi – anni 53 ricoverato il 27 marzo scorso

e una donna:

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  • T. – anni 39 – proveniente da Donnici ricoverata il 01 aprile.

 “Due di loro – dichiara il direttore della UOC Malattie Infettive, Antonio Mastroianni – versavano in uno stato di insufficienza respiratoria moderata, ma siamo riusciti ad evitare il trasferimento in Terapia Intensiva, grazie anche all’ impiego delle tecniche di ventilazione non invasiva coordinate dal dr Crocco”.

Un approccio farmacologico alla patologia Covid-19, ma anche procedurale, rivolto a fornire assistenza all’insufficienza respiratoria lieve o moderata con l’impiego di tecniche di ventilazione polmonare non invasiva.

“La polmonite da Covid-19 manifesta un quadro clinico di insufficienza respiratoria progressiva -  ha dichiarato il dr Crocco direttore della UOC Medicina d’Urgenza che supporta l’equipe “emergenza coronavirus”, in prima linea,  proprio per il protocollo ventilazione non invasiva -  non tutti i pazienti sviluppano un’ insufficienza grave da richiedere ventilazione meccanica invasiva. A Malattie Infettive, interveniamo nelle forme di insufficienza lieve o moderata, sottoponendo i pazienti Covid   a trattamento ventilatorio  che non è la semplice ossigenazione. In questo modo riusciamo a dare  il tempo ai farmaci somministrati dagli infettivologi di esplicare i loro effetti.”

Tre dei pazienti che fanno ritorno a casa, sono stato trattati con il Tocilizumab in somministrazione sottocutanea.

“I tempi sono prematuri per poter giungere a conclusioni. – ha dichiarato il dr Mastroianni che non nasconde un moderato ottimismo – Possiamo però dire che la somministrazione del farmaco  conferma, anche nella nostra osservazione, i risultati cui sono pervenuti i medici di Wuhan che hanno applicato il protocollo di sperimentazione farmacologica in 14 ospedali.”

La febbre si è risolta e gli ulteriori sintomi da polmonite Covid-19 sono migliorati in maniera importante: i  pazienti hanno richiesto, inoltre  un minore flusso di ossigeno.

Nella UOC di Malattie  Infettive, diretta dal dr Mastroianni, il farmaco contro l’artrite reumatoide è somministrato oltre che per via endovenosa, anche nella formulazione sottocutanea. Per questo ulteriore protocollo l’ospedale Annunziata di Cosenza è in attesa di ricevere l’autorizzazione AIFA ( Agenzia Italiana per il Farmaco) previo parere del Comitato Etico unico Nazionale che il decreto “cura Italia” ha individuato nell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.

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