
Lo aveva annunciato con un nota stampa domenica scorsa. Adesso il commissario straordinario dell'Asp di Cosenza Giuseppe Zuccatelli, con alcune variazioni rispetto all'iniziale intendimento, ha conferito al presidio di Cetraro il ruolo di centro Covid di riferimento per l'area del Tirreno cosentino. Ciò costerà a Cetraro la temporanea cessione al presidio di Paola dei reparti afferenti a Chirurgia e il relativo personale.
Nella delibera 366 con cui il manager emiliano ha riorganizzato gli ospedali si ricorda la presenza di sei contagiati a Cetraro e di altri sei a Castrovillari (tenendo fuori dal conto i ricoveri all'Annunziata di Cosenza). Tutti d'accordo? Nemmeno per idea. Se qualche giorno fa Zuccatelli aveva fatto marcia indietro sulla cessione temporanea di ginecologia in emergenza, adesso deve accettare l'idea che il trasferimento di Urologia (rientrante nel pacchetto in direzione di Paola) rientrerà alla base, Cetraro, entro il 6 aprile. Lo ha reso noto il sindaco del comune, Angelo Aita, a cui l'originaria versione della riorganizzazione non garbava affatto. Anzi era pronto a chiederne la revoca. Lo stesso Aita informa che poco dopo gli è pervenuta una comunicazione del primario di Chirurgia con cui si assicurare il ritorno alla base, a Cetraro, di Urologia.
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