La notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati degli avvocati Marcello Manna e Luigi Gullo sgomenta, e non solo per il lustro che entrambi i professionisti hanno sinora contribuito a dare all’avvocatura calabrese.
“Si assiste anche in questo caso alla barbara ed inqualificabile divulgazione di atti investigativi che ben lontano dal rendere un servizio informativo, concorrono a trasformare questa vicenda giudiziaria, al pari di molte di quelle che avvengono alle nostre latitudini, in uno squallido teatrino dei burattini. Le notizie giornalistiche che dovrebbero in questa fase limitarsi al racconto dei fatti finiscono, infatti, per tramutarsi nella messa in scena di un giudizio già compiuto. L’imperante populismo si ciba oramai di siffatte nefandezze posto che è dilagante l’idea che un soggetto inquisito sia per ciò solo un impenitente colpevole”, scrive il Consiglio Direttivo della Camera Penale “Alfredo Cantàfora” di Catanzaro.
“Consapevole delle conseguenze di questa inaccettabile gogna mediatica e della sempre più preoccupante deriva delle garanzie e delle libertà di tutti i cittadini, esprime profonda vicinanza umana e solidarietà professionale ai colleghi Manna e Gullo, auspicando che la Magistratura possa, nel più breve tempo possibile, accertare la loro totale estraneità ai fatti contestati”.
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