Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un gruppo di partecipati ai corsi preparto a Catanzaro dopo il dibattito che si innescato a seguito delle note di Chiara Savazzi.
"Carissima Chiara,
scrivo a nome del mio gruppo di corso preparto che, dopo più di un anno è ancora unito e continua, senza il personale che ci ha guidato inizialmente (ovviamente) in un'attività di supporto reciproco. Scrivo a nome delle mie amiche, mamme con me e come me, confidenti, spalla e braccio quando serve, perché ne sentiamo il dovere civico e di donne...
La dottoressa Vero, donna e medico di ineguagliabile valore (speriamo tu abbia occasione di conoscerla), impegnata anche in aiuti effettivo e pratici in zone come l'Africa (nel caso non lo sapessi) non ha certo bisogno che intervengano altri... Lo facciamo per te, perché tu esca dai pregiudizi che, purtroppo, affliggono tutte o molte delle persone che, dopo aver vissuto altrove, rientrando nella nostra amata città, ne osservano solo i difetti, spesso, trovandone di inesistenti...
Intanto bentornata!!! E non in senso cinico o ironico, piuttosto con l'affetto, il calore e L'EMPATIA (da te spesso menzionata) che è propria del Sud, della nostra città, di tutti o, comunque, molti di noi. Proviamo a risponderti in ordine, seguendo le criticità da te elencate inizialmente...
Amc ha poche linee, a Catanzaro (fatta di salite e discese, dove, quindi, risulta molto difficile muoversi a piedi) non c'è "l'abitudine" di usufruire degli autobus purtroppo, ma, se dovesse servirti, il numero 1 ed il numero 2 vanno dalla stazione ferroviaria di lido fino al centro storico, senza cambi... Oppure da Catanzaro sala c'è la funicolare che arriva fino in centro. O ancora c'è, in via Milano, centro anche quello, stazione di treni che vanno verso ed arrivano da Catanzaro lido.
Gli avvisi per i controlli di salute arrivano anche qui, per posta, proprio dal consultorio che, comunque, è aperto ad accogliere le donne a prescindere dalla periodicità e dagli avvisi. La sanità calabrese e di molte altre regioni, vive di criticità, ma, chi c'è, ti assicuriamo, fa quello che può.
Il problema "degli animali vaganti" non è legato né alle adozioni né ai canili (molto presenti sul territorio tantissime associazioni con volontari formidabili) ma, piuttosto, alla mancanza di un programma di sterilizzazione da parte del comune che speriamo, prima o poi si attivi anche se, si sa, la politica molto promette e poco fa!
Non sappiamo dove tu abbia appreso di un bando o avviso per il corso preparto, ci siamo documentate, ma, neanche in strutture come il Policlinico Gemelli di Roma, si procede così. Si invia richiesta tramite mail o per telefono, esattamente come qui (forse anche Roma è troppo a Sud rispetto a Bologna)...
Ma , comunque, ci dispiace davvero tanto per la tua brutta esperienza, nessuna di noi 8 ne ha avute simili e ci sembra davvero surreale perché le tue descrizioni non corrispondono a niente di quello che abbiamo visto e vissuto. Ovviamente non mettiamo in dubbio il tuo racconto, più che altro ci dispiace che, ai tuoi occhi, giunga un atteggiamento freddo da parte delle operatrici. Ci dispiace che tu non sappia delle attività gratuite di associazioni (di cui fanno parte ostetriche come Licia e medici come la dottoressa Vero) di supporto a ragazze madri e famiglie in difficoltà, delle attività di promozione dell'allattamento con incontri gratuiti promossi da ostetriche ospedaliere, del consultorio oltre che medici e volontari. Non è un segreto che la sanità calabrese versi in una condizione difficile, dobbiamo sempre rifarci alla politica che, per troppo tempo, ha tratto vantaggio a discapito dei servizi al cittadino. Il riscontro lo si ha continuamente e, ci si trova ad avere l'assenza dello psicologo nei consultori o la chiusura di ambulatori Asp nei vari distretti. Ma, tu hai scritto qualcosa in merito all'empatia, è qui che ci sembra doveroso intervenire! Se hai sentito un tono freddo probabilmente sarà stato per la fretta, per la tanta affluenza ed il poco personale. Ti assicuriamo che di amorevolezza e cura, ne abbiamo trovato tanta anche oltre le aspettative, anche oltre il semplice accompagnamento al parto, in un percorso di aiuto e supporto completo.
Questa è la nostra esperienza e, ci spiace tanto, non sia la tua al momento ma, ti invitiamo ad uscire dai preconcetti, a guardare "la parte piena del bicchiere", perché, se è vero che ci sono criticità, è anche altrettanto vero che per quanto pulite, funzionanti e prive di "animali vaganti", città come Bologna, l'empatia, non sanno cosa possa essere! Nota, per esempio, indipendentemente dalla presenza di utenti al suo interno che, il consultorio della tua zona, nonostante fossi giunta fuori orario, ti ha ricevuta. Probabilmente, anzi, sicuramente, nelle città "perfettamente funzionanti", questo non sarebbe successo. Questo ti dà la prova che chi lavora prova a fare del suo meglio e, se non è sempre possibile, bisogna comprendere ed essere positivi e propositivi.
Dici di non aver inserito i nomi per non colpire il singolo soggetto, perché la tua intenzione era quella di porre l'attenzione sulle problematiche ma, nel rispondere alla dottoressa Vero, sottolinei il suo mancato rammarico ed il fatto che non abbia negato l'esistenza dei problemi da te evidenziati. Noi non vorremmo dispiacerti ma, sai, non è una grande scoperta quella delle criticità, lo sappiamo tutti, in Calabria e fuori. Sappiamo anche che, la tua segnalazione, senza nomi, in uno sfogo dove si nota che tutto non funziona (quando in realtà, qualcosa, non funziona e questo avviene per la mancanza di fondi, ragione per cui mancano le figure essenziali), risulta un po' (scusaci per la schiettezza nell'usare un luogo comune) come la "scoperta dell'acqua calda"! Risulta una critica sterile che non conduce a crescita, né può condurre a soluzioni pratiche, come quelle da "campagna elettorale", quando si cerca il consenso popolare per ottenere la visibilità ed il voto.
La soluzione pratica, per ogni problematica, la troverai ricominciando a vivere la tua città, cambiando prospettiva, guardando tutto quello che di buono ha da offrirti rispetto ad una città come Bologna.
Per esempio troverai vicini ed amici pronti a darti una mano, perché, Catanzaro, è una città accogliente. Potrai stare tranquilla se dovesse capitarti di camminare di notte per strada perché, Catanzaro, è una città sicura. Se avrai bisogno in caso di emergenza per strada o a casa, troverai vicini, conoscenti o perfetti estranei pronti a correre perché, Catanzaro, è una città empatica! Queste cose Chiara, sono impagabili e, credici, compensano abbondantemente le criticità da te esposte. Quando il tuo bimbo/bimba nascerà sarà bello trovare amici pronti ad accoglierlo, coetanei a scuola che vogliano condividere con lui/lei e sapere che, crescendo, non sarà in pericolo trovandosi da solo/a per strada. Se oltre che fisicamente, ti trasferirai anche col cuore, con l'animo, non potrai che amare la nostra città! Intanto buona vita a te ed a chi nascerà!"
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