Cosenza, il Premio Alveare 2025 ad Alessandro Crocco

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  27 luglio 2025 15:46

Nella cornice elegante dei giardini di Villa Rendano, a Cosenza, Confapi Calabria ha assegnato il Premio Alveare 2025, giunto alla sua decima edizione, alle personalità che più hanno contribuito alla crescita economica e culturale della regione.

Tra gli ospiti della serata, numerose personalità di rilievo: esponenti del mondo della legalità, dell’Arma, del giornalismo, della medicina, dell’imprenditoria e figure di spicco della comunità calabrese all’estero, come – da New York – Alessandro Crocco, omaggiato «per l’impegno nel sostegno all’internazionalizzazione delle PMI italiane». Un riconoscimento che va ben oltre la targa: sancisce il valore strategico di un percorso che unisce radici profonde e visione globale.

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Crocco, nato ad Acri ma residente negli Stati Uniti, “figlio” di una diaspora tenace e orgogliosa, si trasferisce oltreoceano in giovane età. Da lì costruisce una carriera imprenditoriale solida, attraversando settori diversi: dall’import-export di food & beverage, agli investimenti di capitale, dal real estate alla consulenza strategica. «Ogni tappa del mio percorso – ha dichiarato – risponde a una visione precisa: portare il Made in Italy nel mondo, far rientrare capitale sotto forma di know-how e mettere la consulenza a servizio delle aziende che vogliono crescere oltre confine». Un messaggio chiaro, pronunciato con gratitudine verso Confapi per il premio ricevuto.

Fondatore e CEO di più realtà imprenditoriali, Crocco ha sempre operato con un focus netto su internazionalizzazione, export e progettazione strategica. In questa direzione nasce il Mediterranean Export Innovation Hub (MEIH), creato e presieduto dall’imprenditore italo-americano, che gode, tra l’altro, anche di una partnership con Confapi Calabria: un’iniziativa concreta che prenderà il via con un ciclo di masterclass rivolte a cento Piccole e Medie imprese italiane, con l’obiettivo di rafforzarne le competenze per affrontare i mercati esteri.

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«Alessandro Crocco rappresenta un esempio raro di coerenza tra visione e azione. Ha costruito una carriera internazionale senza mai recidere il legame con la sua terra, e oggi quel legame prende forma in iniziative concrete come il MEIH. Non parliamo solo di esperienze personali di successo, ma di strumenti reali, messi a disposizione del proprio territorio e del Paese. Strumenti costruiti da chi conosce i mercati internazionali e ha scelto di restituire valore. Non è teoria: è metodo, è rete. È la dimostrazione che la Calabria può contare anche sulla sua diaspora per crescere, formarsi e posizionarsi oltre i propri confini. Questo premio riconosce un’azione, non un’intenzione». Ha sottolineato Fabrizia Arcuri, giornalista e vicepresidente di MEIH, che ha avuto l’onore di consegnare personalmente il riconoscimento.

Crocco è attivo anche sul piano politico-istituzionale. In occasione delle ultime elezioni è stato candidato per lo Stato di New York con il Partito Repubblicano, al fianco di Donald Trump, e oggi siede nella Commissione per lInternazionalizzazione a Washington. Un impegno che conferma la sua visione internazionale, capace di connettere istituzioni, impresa e territori in una prospettiva concreta di sviluppo.

«Quando l’impresa genera margine, restituirlo alla collettività non è un’opzione morale ma un moltiplicatore di valore – ha dichiarato Francesco Napoli, presidente di Confapi Calabria e vicepresidente nazionale, nel presentare la figura del destinatario del Premio Alveare 2025, esperto anche di fundraising – ed è proprio questo il tipo di visione che la nostra regione oggi ha urgente bisogno di intercettare. Figure come la sua dimostrano che si può costruire valore fuori dai confini e poi riportarlo a casa, in forma di progetti, opportunità e competenze. Non si tratta solo di celebrare un successo personale, ma di riconoscere una missione imprenditoriale che ha impatto diretto sul territorio».

Esperto anche di fundraising, Crocco, infatti, guida organizzazioni come la Hortus Foundation e la Fondazione Rinascita, attraverso le quali converte i risultati d’impresa in impatto culturale e sociale. Dal restauro della Basilica di San Clemente a Roma alle iniziative di valorizzazione dell’identità calabrese, l’imprenditoria diventa strumento di restituzione.

Come ricordato anche dalla conduttrice della serata, la vicepresidente di Confapi Calabria nonché direttrice artistica del premio, Francesca Benincasa, il suo impegno per gli italiani all’estero è ormai una costante. Dopo aver guidato il Comites di New York, New Jersey e Connecticut, oggi rappresenta gli Stati Uniti alla guida della Confederazione Italiani nel Mondo. Un ruolo che interpreta con rigore e passione, incarnando l’idea di una diaspora attiva, portatrice di cultura, competenze e innovazione, con uno sguardo attento e strategico verso il Sud.

«Ricevere questo premio nella mia Calabria – ha detto in conclusione – rafforza la convinzione che le radici siano un punto di forza. Un richiamo a riversare nella nostra terra competenze, relazioni e opportunità maturate all’estero». Parole che riassumono una missione chiara: rinsaldare il legame tra l’Italia e la sua comunità nel mondo, valorizzando chi, pur lontano, continua a credere nel futuro della propria regione. E proprio per questo Alessandro Crocco ha voluto dedicare il premio: «a tutti i calabresi sparsi nel mondo: la nostra identità, ovunque approdi, sa tradursi in eccellenza e dischiudere nuove prospettive per la Calabria di domani».

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