“I nomi delle strade di una città raccontano la storia della comunità, perchè sono rappresentativi degli uomini e delle donne che, con la propria azione sociale e politico/culturale, hanno lasciato un ricordo imperituro e diffuso contribuendo alla crescita ed allo sviluppo dell’intera realtà cittadina. In questo senso ritengo doveroso intitolare una strada di Cosenza alla memoria dell’avvocato Ernesto d’Ippolito, che per la città ha profuso un impegno quotidiano e rigoroso sotto ogni punto di vista, incidendo positivamente sia a livello culturale che politico”, è quanto afferma l’avvocato Franz Caruso, candidato a sindaco di Cosenza, ricordando la figura del famoso penalista e del fine oratore, nel cui studio di avvocato ha avuto la fortuna di formarsi professionalmente.
“L’avv. Ernesto D’Ippolito – prosegue Franz Caruso - ha aperto le porte con estremo altruismo a tanti giovani avvocati, che ha educato all’amore ed all’abnegazione per la professione, indicando la strada della rettitudine professionale e di un comportamento deontologico rigoroso. Lo studio D’Ippolito ha rappresentato una vera fucina di nuove leve che il penalista di fama indottrinava anche sulla preziosa arte dell’oratoria, di cui era un maestro fine ed abile. Ernesto D’Ippolito, inoltre, è stato protagonista indiscusso della storia di Cosenza, dove ha ricoperto ruoli strategici. Determinato a salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale cittadino, l’avv. D’Ippolito ha legato indissolubilmente il suo nome all’Accademia Cosentina, di cui è stato Presidente ed alla Biblioteca Civica. Non di meno l’impegno politico di segretario regionale del PLI, che lo ha portato a combattere battaglie di grande valore per il riconoscimento dei diritti individuali e per la libertà e l’eguaglianza sociale anche all’interno del Consiglio Comunale di Palazzo dei Bruzi, dove ha, con orgoglio, rappresentato i cosentini per circa 18 anni. Ed, infine, da iscritto e Gran Maestro del Goi Ernesto D’Ippolito è stato esempio straordinario dei valori morali e spirituale della Massoneria”.
“Il prossimo 29 aprile – conclude Franz Caruso – ricorre il quarto anniversario della sua morte e penso che si dovrebbero avviare le procedura per intitolare a questo illustre figlio di Cosenza una via in sua memoria, rafforzando quel patrimonio identitario a cui occorre attingere per ricordare il passato, da cui si deve poi partire per combattere e vincere le sfide del presente e del futuro”.
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