di PAOLO CRISTOFARO
La Prefettura di Cosenza non ha rinnovato la nomina a "guardia giurata particolare" ad un uomo per due condanne passate in giudicato. Le condanne riguardano motivi diversi, ma sono risultate significative agli occhi dei giudici del Tar, presso il quale il soggetto ha fatto ricorso, che hanno respinto l'istanza. La prima è stata emessa dalla Corte d'Appello di Torino a 4 mesi di reclusione e ad una multa per violazione degli obblighi di assistenza familiare e la seconda, dalla Corte d'Appello di Bologna, ad 1 anno e 2 mesi di reclusione più multa per il reato di ricettazione.
"I reati offensivi dei diversi beni-interessi alla persona ed al patrimonio, in difetto di prova da parte del ricorrente di particolare circostanze che sminuiscano la valenza delle condanne, giustificano il giudizio negativo della Prefettura", recita la sentenza del Tar della Calabria. "Di alcuna rilevanza, infine, è che il ricorrente abbia in altra provincia esercitato l’attività di guardia giurata essendo sopraggiunta, rispetto a tale periodo, la definitività della seconda condanna", continua il dispositivo. Per questo motivo, dalla Prefettura di Cosenza, gli sono stati negati non soltanto il rinnovo della nomina, ma anche il rinnovo del porto di pistola.
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