Cosenza, Premio “Peluso”: il catanzarese Vincenzo Ursini vince due sezioni su tre

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Vincenzo Ursini

  08 novembre 2025 09:34

 Grande appuntamento annuale con la poesia a Cosenza. Promosso dalla Galleria “Le Muse” diretta da Myriam Peluso, si è infatti concluso nei giorni scorsi il premio “Umile Francesco Peluso”, giunto alla X edizione, istituito per ricordare la figura e l’opera del Senatore del PCI, molto stimato e ancora ricordato in tutto il comprensorio.

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Myriam Peluso con Massimo Veltri

La giuria, coordinata dal prof. Antonio D’Elia, presidente dell’Accademia Cosentina e composta dal prof. Massimo Veltri, (presidente della sezione in lingua), dal poeta Ciccio De Rose (presidente della sezione dialettale) e da Salvatore Corchiola, matematico e poeta, Franco Mollo, Vice presidente del Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa”, Cosenza; Sonia Vivona, poetesa, Maria Virginia Basile, docente e scrittrice, Maria Cristina Parise, presidente sezione “Dante Alighieri” di Cosenza, Antonietta Cozza, giornalista, Giuseppe R. Succurro, presidente del Centro Internazionale Studi Gioachimiti e Cornelia Golletti, docente e animatrice letteraria, dopo attento esame delle numerose opere pervenute alla segreteria del premio da ogni parte d’Italia, ha assegnato il 1° premio assoluto al poeta Vincenzo Ursini di Petrizzi, per la lirica “Tu nella terra”, dedicata a un suo amico d’infanzia, emigrato a Domodossola negli anni ’70.

Ma c’è di più. Ursini ha vinto anche la sezione in memoria di Wladimiro e Alessandro Peluso, fratelli di Myriam (fondatrice e presidente del premio) scomparsi prematuramente nel novembre 2023 e nel novembre 2021.

Una doppia affermazione, quindi, per Vincenzo Ursini, autore che già negli anni ’70, ancora giovanissimo, aveva ricevuto il prestigioso premio di Cultura della Presidenza dei Consiglio dei Ministri.

Tutte le poesie premiate sono state raccolte in un prezioso volume che contiene anche le motivazioni critiche di ogni singolo componimento premiato.

“Parlare con il canto del domani, che si “timbra” oggi, - ha scritto, introducendo il tema di quest’anno, il presidente dell’Accademia Cosentina, prof. Antonio D’Elia - qualifica non il fine, ma il modo della Poesia, che è poi la sua stessa chiamata alla vita e alla morte nel mezzo di questo “cammino”, quello di oggi (diverso e simile dal precedente), che dal buio procede verso l’ineffabile Luce dell’esserci-Esserci.”

“Affidare ai versi il valore della prospettiva, il senso del proiettarsi nel futuro, di dialogare con se stessi e contemporaneamente - ha sottolineato l’on. Massimo Veltri” -  interrogare il mondo assegnando alla icasticità delle parole il valore primo e ultimo all’esistenza, attribuendo ad esse la paradigmaticità dell’universalità: questo è poesia.”

E poi, il poeta Ciccio De Rose: “La poesia è importante oggi perché offre uno spazio di riflessione e espressione autentica in un mondo dominato dalla superficialità e dal consumo, agendo come un “anticorpo contro la modernità”.

Al 2° posto si classificata Elisa Lucia Biasi con “Calliope, ovvero l’eternità della poesia”, mentre il 3° premio è andato ex-aequo a Beniamino Dima con “Fotoreporter” e Annalina Paradiso con “La poesia soffre”.

Particolarmente approfondita la motivazione critica con la quale l’esimia giuria ha motivato l’assegnazione del 1° premio a Vincenzo Ursini.

“Nel solco della Poesia Elegiaca, questa lirica sin dal suo incipit - sottolineano i giurati - indaga nel tema che da sempre interroga l’uomo-poeta, mediante immagini ben orchestrate in strofe di diversa struttura a mo’ di piccoli tableaux, tipici della raffinata tecnica cinematografica; il poeta Ursini usa la parola per plasmare, scolpire la narrazione interiore dell’animo umano, mostrando una grande capacità di creare armonia e fornire pregnanza; è così che il suo logos poetico prende forma coinvolgendo da subito il lettore, l’altro da sé, parte essenziale del processo di relazione, senza la quale non può avvenire comunicazione profonda di significati e, di conseguenza, condivisione di piacere estetico. La lirica appare come speculazione accorata e nel contempo consapevole di una irrealizzabile risposta; la condizione umana, infatti, permane nella sua imprevedibile aleatorietà, nonostante la fatica della costruzione esistenziale. La lirica ‘Tu nella terrasi inserisce nel grande corpus letterario poetico, in una eredità che continua, che trova radici nella tradizione pur ampliandola, così come nel suo grande saggio del 1919 “Tradition and Individual Talent” l’immenso poeta Thomas Stearns Eliot, che introdusse il Modernismo nella poetica mondiale, affermava.”

La sezione in vernacolo del premio è andata, ex aequo, a Carla Curcio e Clementina Petroni.

Un premio speciale è stato assegnato dalla giuria al poeta Alessandro Sicilia per l’opera “Santità due”, “breve lirica di forte impatto, in cui l’invocazione, tre volte reiterata a mo’ di anafora, resta baluardo di speranza in uno scenario di dolore, desolazione e sconfitta dell’uomo, sapientemente creato da nomi che divengono immagini incisive.”

Menzioni di Merito sono state infine assegnate a Elisa Lucia Biasi, Rita Ciliani, Antonella Cipollone, Mirella Filice, Assunta Marrone, Elisabetta Napoli, Flavio Nimpo, Annalina Paradiso, Gaetano Scicchitano. Altri partecipanti hanno ricevuto un attestato.

 


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