Al Comune di Cosenza parte una nuova era, quella del default. Nella seduta di oggi in il Consiglio ha approvato la delibera del dissesto, dopo la decisione delle Sezioni riunite della Corte dei Conti che ha rilevato le inadempienze sui conti di Palazzo dei Bruzi. Il rischio scioglimento dell'ente (mai sopra l'allerta di guardia) è scampato perché nonostante l'assenza annunciata della minoranza, il numero legale è stato garantito. La maggioranza a sostegno di Mario Occhiuto ha votato all'unanimità la delibera.
Gli effetti del dissesto? Tagli ai dirigenti esterni e allo staff, anzitutto. Sui tributi locali non cambierà granché (le aliquote sono già al massimo), qualche ritocco all'insù potrebbe esserci sulle tariffe per i servizi sui rifiuti (Tari) e idrici. Peraltro uno dei tasti dolenti, fra le partite debitorie del comune cosentino.
Tornando alla seduta, sono state necessarie due ore di discussione, intervallate dalla presenza di alcuni cittadini che più volte hanno interrotto il sindaco, Mario Occhiuto, nel corso delle sue dichiarazioni, prima che il Consiglio approvasse la delibera con cui è stato dichiarato il dissesto. Occhiuto, durante la seduta, ha spiegato che la situazione "debitoria è stata ereditata dal 2011. Non ci siamo mai lamentati, però. Ci siamo messi a lavorare e, nonostante questa ingente massa debitoria, abbiamo raggiunto risultati che mai in questa città erano stati ottenuto: due campi rom smantellati e le cooperative sociali che lavorano senza caporali riuscendo a fare manutenzione del verde grazie a persone utili alla città e alle quali è stata restituita la dignità necessaria. Cosenza presentava un'emergenza rifiuti da 11 anni con 20 miliardi di euro spesi. Abbiamo portato questa città prima in Calabria nella raccolta differenziata, con una percentuale del 65%". "In Calabria e a Cosenza - ha sostenuto ancora il sindaco Occhiuto - se non si ha coraggio non si risolvono i problemi. La gestione di un'amministrazione pubblica è così, se si vuole cambiare. Bisogna avere una visione, una capacità e una competenza e poi avere il coraggio di mettersi contro questi sistemi che hanno succhiato e rubato per anni".
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