Cosenza. Studenti in piazza contro didattica a distanza e modalità poco chiare dell'esame di Stato (VIDEO E FOTO)

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images Cosenza. Studenti in piazza contro didattica a distanza e modalità poco chiare dell'esame di Stato (VIDEO E FOTO)
Studenti cosentini in piazza

La manifestazione, organizzata dal Fronte della Gioventù Comunista e dal presidente della consulta provinciale degli studenti Eugenio De Fazio, ha coinvolto 40 istituti da tutta la provincia

  28 maggio 2020 15:06

di GIORGIA RIZZO 

Prossimi alla maturità di cui ancora non si conoscono con certezza le modalità di svolgimento, gli studenti cosentini sono scesi stamattina in piazza XI settembre, in contemporanea con altre 40 piazze di Italia, contestando le politiche messe in atto dalla ministra dell'istruzione Lucia Azzolina per fronteggiare l'emergenza sanitaria.  

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La manifestazione, che si è svolta nel rispetto delle norme di sicurezza, è stata organizzata dal Fronte della Gioventù Comunista e dal presidente della consulta provinciale degli studenti Eugenio De Fazio e ha coinvolto 40 istituti da tutta la provincia. Hanno aderito anche studenti universitari in mobilitazione per il rimborso delle quote degli alloggi e delle tasse universitarie, la FLC-CGIL e CobasTelecomunicazioni.

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Gli studenti in piazza

"Una situazione drammatica - spiega il Fronte della Gioventù Comunista, che denuncia interventi poco efficaci per garantire il diritto allo studio - uno studente su due non ha potuto avere accesso alle videolezioni, il Governo ha lasciato le scuole pubbliche a sé stesse e ora il Ministro dell'istruzione, Lucia
Azzolina, ha deciso che gli studenti reputati carenti potranno persino essere bocciati. La Regione Calabria e il nuovo Presidente, Jole Santelli, hanno promesso tablet per gli studenti in difficoltà, ma questi arriveranno solo a settembre e non saranno sufficienti per tutti". 


Un momento della manifestazione

"Contestiamo le modalità di svolgimento ancora poco chiare dell'esame di maturità - ha dichiarato il presidente della consulta Eugenio De Fazio - critichiamo anche la didattica a distanza, non accessibile a tutti e quindi escludente nei confronti degli studenti figli di lavoratori, colpiti dalla crisi. Siamo qui anche per chiedere il rientro a scuola a settembre che dovrà avvenire attraverso misure di edilizia scolastica, se serve anche ristrutturazione e messa a disposizione di immobili cittadini abbandonati. Auspichiamo che la ministra risponda alle nostre richieste, altrimenti continueremo a scendere in piazza per far sentire la nostra voce".

 

 

 

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