Cosenza, tempo quasi scaduto per gli occupanti di Via Savoia: il comitato ottiene l'incontro con l'ATERP

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L'occupazione abitativa di Prendocasa in Via Savoia a Cosenza
  15 ottobre 2019 14:12

di GIORGIA RIZZO

Ritorna a bussare alle porte delle istituzioni il Comitato Prendocasa di Cosenza, questa mattina presso gli uffici dell'ATERP (Amministrazione pubblica per la gestione degli alloggi residenziali pubblici della Calabria)  per richiedere nuovamente risposte dall'azienda e dalla Regione Calabria riguardo la situazione degli occupanti dello stabile di Via Savoia in emergenza abitativa. Il commissario dell'ATERP ha concesso un incontro al comitato, previsto per la prossima settimana. 

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SETTE MESI FA Lo scorso 4 marzo, il comitato, dopo mesi di incessante mobilitazione con occupazioni simboliche in centro città, tra cui quella del Comune, della Prefettura e dei cantieri della metro leggera, aveva ottenuto un tavolo in prefettura con tutte le istituzioni del territorio e l'ATERP.  Dopo una serratissima discussione, il comitato era riuscito ad evitare gli sgomberi delle due occupazioni abitative, dell'Hotel Centrale e della palazzina di Via Savoia. In cambio gli occupanti hanno abbandonato la struttura dell'Hotel, vicino corso Mazzini, ottenendo sistemazioni abitative dignitose, in alloggi reperiti da Palazzo dei Bruzi e in un'aula dell'istituto delle Canossiane. 

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Rimaneva invece sospesa la situazione dell'occupazione di Via Savoia, con l'impegno di ridiscuterne sei mesi dopo. Adesso sembra riaprirsi il caso, visto il tavolo fra prefettura e comune avvenuto settimane fa proprio sulla questione. Il comitato chiede adesso chiarimenti, prospettando il ritorno di uno scontro fra le parti, dal momento che l'ATERP reclama da tempo lo stabile di sua proprietà, mentre gli occupanti non sono risposti ad abbandonarlo in virtù della legge regionale sull'autorecupero degli immobili di recente approvazione. Si paventa nuovamente, quindi, il rischio della risoluzione dura dello sgombero, secondo il comitato. 

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I PRENDOCASA AFFERMANO "Non crediamo che la vicenda si possa risolvere concedendo qualche altri mese di proroga e scaricando alle prossime amministrazioni regionali la questione dell’occupazione di via Savoia, ma solo attraverso politiche serie e strutturali che vengano attuate qui ed ora. Nel mese di maggio il consiglio regionale ha approvato definitivamente la legge regionale sull’autorecupero degli immobili pubblici abbandonati, (momentaneamente impugnata dal governo nazionale).

Noi pensiamo che Via Savoia possa essere un primo serio tentativo di sperimentazione di questa legge da noi fortemente voluta. Le condizioni ci sono tutte, manca solo la volontà (politica in primis) di farlo. Se Oliverio e Musmanno credono in questo importantissimo strumento legislativo non perdano tempo e intervengano.

Nella nostra città e in tutto il paese si stanno susseguendo le mobilitazioni per rimettere al centro dell’agenda politica del governo la questione del diritto all'abitare."

E annunciano: "Venerdì 18 ottobre saremo a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture per la manifestazione nazionale che vedrà in piazza movimenti, comitati e sindacati di base da tutta Italia. Vogliamo che venga varato un nuovo piano decennale nazionale di un milione di case pubbliche, senza nuovo consumo di suolo, il finanziamento di una nuova Gescal, l'abolizione dell'art. 5 e di tutti i decreti Minniti e Salvini sulla sicurezza."

 

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