Cosenza, Trinchera: “La piazza non ha appeal, Mbakogu era il sogno”

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IL Ds del Cosenza Stefano Trinchera
  05 settembre 2019 14:52

Il direttore sportivo del Cosenza Stefano Trinchera è intervenuto in conferenza stampa per commentare la conclusione di questa sessione di calciomercato della società rossoblù. Ecco le sue dichiarazioni: “Difficilmente mi presto alle conferenze stampa, solitamente preferisco far parlare il campo. La premessa che faccio è che lavoriamo da mesi per migliorare la squadra, avevamo la voglia di alzare l’asticella ma senza gettare fumo negli occhi ai tifosi. Negli ultimi giorni di mercato sono arrivati tre ragazzi che hanno di sicuro alzato il livello tecnico della squadra. Mi spiace per l’esito finale della sessione di calciomercato perché avrei voluto completare l’opera con un calciatore lì davanti che potesse migliorare il nostro reparto offensivo.

La storia recente del Cosenza ci insegna che ogni volta che abbiamo preso un nome di valore poi questi hanno puntualmente deluso le aspettative. Contrariamente altri, arrivati come perfetti sconosciuti, sono poi esplosi. Quando io mi approccio al mercato lo faccio condividendo con allenatore e presidente le strategie per arrivare a determinati giocatori. Di solito vado a prendere un giocatore che abbia delle caratteristiche ben precise: un elemento veloce, che attacca la profondità, generoso nella fase di non possesso e non la prima punta da 20 gol perché ne vedo ben pochi in circolazione. Devo sempre adattarmi alle esigenze del tecnico, nel caso specifico mister Braglia, per soddisfarle. Il mercato degli attaccanti non è mai partito, questa è la verità. Per quanto riguarda Moreo avevamo già deciso ab origine di fargli fare un’esperienza in serie C.

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Strada facendo abbiamo preferito che svolgesse il ritiro con noi per poi mandarlo a farsi le ossa in una categoria più consona alle sue attuali qualità con la speranza e l’ambizione di rivederlo pronto per un campionato di B. Cosenza non è una piazza ambita da tutti, non ha l’appeal di alcune piazze del centro-nord e non è colpa di nessuno se è così. Il Ceravolo di turno preferisce andare dove viene riempito di soldi e di promesse. Negli ultimi giorni nessuna squadra ha spostato attaccanti. Per caratteristiche condivise con l’allenatore Nzola sarebbe stato il profilo ideale per noi. Il Presidente Guarascio non si è sottratto alla volontà di fare uno sforzo economico per acquistare il cartellino del giocatore. All’ultimo momento purtroppo il Trapani ha deciso di non concludere la trattativa. Non c’era l’opportunità di migliorare il reparto e a malincuore ho preferito non prendere uno qualsiasi solo per fare numero. Se ci fosse un domani l’opportunità di intervenire dal mercato degli svincolati lo faremo ma se non dovesse esserci un profilo interessante rimarremo così.

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Tutti gli acquisti completati dall’inizio del calciomercato sono testimonianza di un buon lavoro. Stringiamoci attorno a questa squadra e spingiamola verso il raggiungimento dell’obiettivo. Senza il sostegno dei tifosi questo non sarebbe possibile, ecco perché li invito a starci vicini. La verità su Nzola è una sola: è un giocatore che sarebbe venuto a piedi a Cosenza e voleva fortemente questa piazza. Non è mai stato un problema di ingaggio. Qui io mi sono trovato benissimo da subito, stessa cosa vale per tutti i calciatori che sono transitati da Cosenza negli ultimi anni. Vedi Palmiero, che è rimasto fortemente legato a tutto l’ambiente e non è vero che ha rifiutato il nuovo trasferimento in rossoblù. A Cosenza si sta bene ma quelli che non la conoscono non la vedono di buon occhio. Cocco non è un nostro obiettivo, mi è stato anche proposto ma non ci interessa. Su Tupta: soddisfaceva le nostre esigenze tecniche, c’era anche la sua volontà. Il Verona ha preso Stepinski all’ultimo momento e non ci sono stati i tempi tecnici per completare l’operazione. Su Rosseti: è un buonissimo giocatore ma negli ultimi minuti ha rifiutato la destinazione. Dopo tutto ciò ho deciso di non prendere tanto per prendere. Nella mia quotidianità seguo giocatori in giro per il mondo ma ho bisogno del profilo adatto.

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Mister Braglia è molto contento della squadra che ha a disposizione, lui come tutti noi si aspettava l’ingaggio di un attaccante che ad oggi non è arrivato. Gli ho spiegato le ragioni e le ha capite e condivise. Se passa il messaggio che questa società non ha fatto lo sforzo per prendere l’attaccante è sbagliato. Abbiamo Litteri in rosa e non è uno qualunque, aiutiamolo tutti a rendere in linea con le sue potenzialità, che non sono poche. Il calcio è vostro, è della gente e della tifoseria, una tifoseria unica nell’entusiasmo che riesce a trasferire ai propri giocatori. Vi chiedo una cosa: prima di essere contestato e criticato aspettiamo prima i risultati sul campo. Dobbiamo essere compatti altrimenti non si va da nessuna parte, se manterremo unità di intenti ci toglieremo ancora una volta belle soddisfazioni. Stare col fucile puntato non serve nulla. Sono arrivati giocatori veramente forti, lo vedremo tutti, e bisogna essere contenti. E’ riduttivo venire qui e creare un ambiente ostile solo perchè non è arrivato Van Basten. Questa piazza ha un progetto a lunga scadenza”.

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