di GABRIELE RUBINO
Situazione del debito, fabbisogno del personale e le nomine dei nuovi manager. Il commissario Saverio Cotticelli affronta i temi più caldi della sanità calabrese.
Sul disavanzo, con gli ultimi dati aggiornati alla seduta del Tavolo Adduce della settimana scorsa, il generale fissa i settori del bilancio regionale su cui intervenire. "Il rientro dal debito è stato impostato con dei provvedimenti adottati in questi anni. Il debito ha tre componenti. Uno è la spesa del personale che comunque è sotto il tetto, quello che pensavamo fosse il vulnus non è così. Il vero problema è la fornitura di beni e servizi e il terzo pilastro è il contenzioso. Per il 2020, massimo 2021, noi contiamo di recuperare dalle forniture di beni e servizi, che riguardano proroghe di appalti ventennali con costi eccessivi e insopportabili a carico del servizio sanitario regionale, un fiume di danaro. Sarà fatta una razionalizzazione nelle forniture con delle gare fatte secondo legge e buon senso. Contiamo poi di azzerare il contenzioso eccessivo. Ormai è fuori controllo", ha detto Cotticelli.
Ieri è arrivata l'ufficializzazione della mancata intesa sulle nomine di quattro nuovi commissari per le Asp e aziende ospedaliere (LEGGI QUI). Cotticelli si è detto comunque soddisfatto del dialogo con il governatore. "Anche se non c'è stato l'accordo, saluto con favore il cambio di atteggiamento del presidente che è diventato più collaborativo. Abbiamo parlato a lungo in un clima sereno, partecipativo". Sui tempi, il generale dice che ci vogliono i tempi tecnici per il conferimento degli incarichi. "Speriamo prima di Natale", aggiunge.
Sono in piena lavorazione i fabbisogni del personale che rappresentano la futura cartina geografica per le assunzioni nei prossimi anni. "Il Mef non è un leviatano. Fa un discorso di sostenibilità finanziaria dei provvedimenti. Il fabbisogno deve essere strutturale, deve essere conseguenza di un metodo e di una coerenza e compatibilità con il programma operativo con le varie reti territoriali ed ospedaliere. Una volta individuato il fabbisogno, le aziende potranno assumere".
Infine sui precari di Cosenza saliti sul tetto: "Altra storia triste. Abbiamo due vittime: gli operai e il servizio sanitario regionale. E poi c'è un carnefice. Non faccio nomi".
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