di FILIPPO COPPOLETTA
«In merito all’articolo pubblicato in data 16 agosto 2022 sul sito La Nuova Calabria recante le dichiarazioni fatte dalla DR ssa Giordano – Responsabile del Servizio CRAS di Catanzaro, che interessano direttamente il sottoscritto, si ritiene opportuno esporre quanto segue al solo scopo di fornire necessarie precisazioni a riguardo».
Con questa premessa si apre la nota stampa del dott. Gianmarco Plastino, ex dirigente della Provincia di Catanzaro, chiamato in causa dalla responsabile del Cras, dott.ssa Debora Giordano, in merito alla contorta vicenda sollevata negli scorsi giorni dalla nostra testata e inerente il lamentato mancato intervento del Cras a fornire supporto per il salvataggio di un rapace ferito. Successivamente all'appello raccolto dal nostro giornale, la responsabile del Cras aveva fornito un chiarimento circa le impossibilità del centro di fornire assistenza a 360° per via dell'assenza di professionisti all'interno della struttura che, dunque, poteva solamente contare sulla disponibilità della sola dottoressa Giordano.
Attraverso le dichiarazioni rilasciate dalla stessa responsabile, si apprendeva come la carenza di personale fosse - secondo quanto riferito - imputabile ad una delibera adottata dall'ex dirigente provinciale Plastino: «[...] la decisione assunta in passato dall’ex dirigente provinciale Gianmarco Plastino - riproponiamo - che in pratica ha sottratto il personale che operava nella struttura per affidarlo ad altre realtà associative del settore".
Ad intervenire ora sul caso è proprio l'ex dirigente che, richiamando le affermazione che lo vedono "imputato", afferma come tali «potrebbero indurre il lettore a pensare a disfunzioni del servizio CRAS in conseguenza di precedenti, e presunte, iniziative adottate dal Settore. Occorre a tal proposito precisare - scrive Plastino - che, nel periodo della mia dirigenza, non è mai stato sottratto personale al servizio CRAS, men che meno figure di veterinario peraltro non presenti, ad esclusione della sola Dr.ssa Giordano, nella pianta organica dell’Ente. Al contrario - aggiunge l'ex dirigente - al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza del servizio, si è provveduto ad attuare le possibili misure volte alla implementazione del numero delle figure a supporto del Cras, mediante l‘adozione di appositi atti quali disposizioni di servizio rivolte a dipendenti interni assegnati alle funzioni di supporto del CRAS, selezione e successiva contrattualizzazione di professionisti esterni esperti in materia faunistica, regolarizzazione dei rapporti con associazioni di volontariato in ottemperanza con quanto disposto dal Regolamento del Cras. Tutte iniziative attraverso le quali il CRAS ha potuto avvalersi di figure titolate allo svolgimento di attività di supporto nel rispetto delle disposizioni regolamentari e normative vigenti, incluse quelle in materia di sicurezza».
«Ciò detto - conclude l'ex dirigente della Provincia - si fa fatica a comprendere il tentativo di stabilire un nesso tra la precedenti iniziative sopra descritte ed il disservizio lamentato da un utente qualche giorno fa».
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