di GIANPIERO TAVERNITI
"Dopo due anni di battaglie, di azioni civiche atte a tutelare e salvare torre Casamona di Riace, qualche cosa dal ministero pare muoversi, dopo le diverse pec mandate al Ministro Franceschini, dopo la punzecchiante e provocatoria letterina inviata a Babbo Natale (QUI), con la richiesta di un paio di occhiali per il ministro, finalmente è arrivata una risposta, dalla Segreteria dell’ On.le Franceschini. Eppur qualche cosa si muove, quando si difende e si lotta per la storia della propria regione, per i beni artistici, storici e archeologici collegati e dopo tanto lavoro, tanto impegno profuso impiegato assieme a diversi cittadini riacesi con il comitato Salviamo Torre Casamona e si ricevono queste pec ufficiali dalla segreteria del Ministro Franceschini, percepisci che le istituzioni non sono sempre assenti e che questo primo passo del Mibact sarà l’inizio di tante azioni di tutela alla quale seguiranno, quelle di valorizzazione che si dovranno programmare con intelligenza e oculatezza. Alle ore 17.22 del 17 dicembre 2020, riceviamo questa ufficiale comunicazione dalla segreteria del Ministro Franceschini con Prot.33395 che testualmente comunica:
"Gentile signor Taverniti, il Ministro Franceschini la ringrazia per le belle parole di stima e ancor più per l’attenzione da lei posta al patrimonio storico-artistico della sua cittadina. La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, sentito anche il Comune di Riace proprietario della Torre Casamona, effettuerà quanto prima un sopralluogo per verificare de visu la situazione e fare una prima quantificazione economica degli interventi necessari. Il Mibact potrà intervenire unicamente per somma urgenza mettendo il bene in sicurezza. Starà al Comune presentare richiesta di fondi per il suo completo restauro".
Questo comunicato non intende essere autoreferenziale o gongolante, ma rimane solo un ringraziamento verso tutti coloro che hanno appoggiato e appoggeranno questa causa , per salvare torre Casamona, dall’abbandono ,che fino a ieri l’aveva posata sul piedistallo del futuro denigrante dell’anonimato di un potenziale rudere. Un tempo, intorno al 1500 fu una torre di guardia , “cellula “di un sistema difensivo che comprendeva il codice Romano Carratelli, che assieme alle altre torri che troviamo sulla costa jonica, creava una sinergia difensiva, garante dall’assalto saraceno proveniente da est. Auspichiamo che questa sinergia istituzionale possa fruttare la dignitosa e importante azione di recupero della torre Casamona, creando quel mix con la sinergia cittadina che ha fatto qualche cosa di normale e non di speciale, lottando fino in fondo per salvare la propria storia e la propria identità ,difendendo questa traccia architettonica. Inizierà un percorso che dopo averla salvata , aspetterà la continuità del cammino istituzionale nella valorizzazione da parte del comune e da parte dei vettori turistici che dovranno aggiungerla nei luoghi da visitare, della cittadina patria dei guerrieri greci, patrimonio dell’UNESCO che tutti conoscono come Bronzi di Riace".
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