Crotone dice no al Ddl Zan. Vallone (Anpi): "Decisione oscurantista, cancellare questa vergogna"

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Mario Vallone
  05 dicembre 2020 10:13

"C’è da chiedersi, con preoccupazione, sull’esistenza delle capacità di intendere nel momento della decisione al Consiglio comunale di Crotone di attaccare frontalmente il disegno di legge Zan approvato dalla Camera dei deputati per il contrasto all’omolesbobitransfobia, alla misoginia e all’abilismo – stiamo concretamente parlando degli odiosi comportamenti discriminatori verso la comunità lgbt, le donne e le persone disabili, approvato dalla Camera dei deputati", esordisce così Mario Vallone, coordinatore regionale ANPI Calabria, all'indomani dell'approvazione del Consiglio Comunale di Crotone della mozione contro il Ddl Zan (LEGGI QUI).

"Come spiegare una decisione così oscurantista con l’approvazione della mozione che ricalca le solite tesi aberranti della famiglia tradizionale, l’ideologia gender, le coppie gay, il bavaglio al dissenso e tutto il noto armamentario della destra e del leghismo. Si arriva a manipolare un testo chiarissimo che pur garantendo - testualmente: “la libera espressione di convincimenti o di opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”, giustamente  ribadisce un concetto elementare per qualsiasi persona di buon senso: la libertà di espressione non deve mai sconfinare nell’istigazione all’odio e alla violenza - continua Vallone, che conclude- Evidentemente il buon senso non è di casa nel Consiglio comunale di Crotone. C’è poco tempo per ravvedersi, lo si faccia subito con una nuova mozione che cancelli questa vergogna". (cl.fisc.)

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