di GIOVANNI MERLO
Brutta tegola per il Crotone Calcio in vista dell'imminente stagione di Serie B. La Soprintendenza archeologica ha negato, come nel 2018, l’utilizzo delle strutture amovibili dello stadio - curva sud e tribuna coperta - chiedendo al Comune di Crotone, proprietario dell’impianto, che siano smantellate. La storia si ripete da tre anni: lo stadio si trova in una zona a vincolo archeologico, sotto la struttura ci sarebbero reperti dell’antica città magno greca di Kroton mai portati alla luce se non in seguito a scavi per la realizzazione del vicino ospedale e della curva nord dello stadio.
La nuova richiesta della Soprintendenza stride però con la sentenza del Tar Calabria del 26 giugno scorso in cui era stato accolto il ricorso di Comune e della società Fc Crotone contro il diniego della Soprintendenza all’autorizzazione concessa nel 2016 per ampliare curva sud e tribuna coperta con strutture amovibili per il campionato di Serie A. In quella occasione i giudici del Tar avevano sottolineato che “le strutture non insistono sull’area vincolata direttamente per essere custode dei reperti archeologici, ma sono solo su area limitrofa sulla quale dal 1981 grava vincolo “indiretto” in quanto fascia di rispetto alla prima”.
Come nel 2018 la Soprintendenza diffida la società minacciando l’invio dei Carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale per attivare, in caso di inadempienza, i provvedimenti per la rimozione in danno. Il Comune di Crotone ha già dato mandato ai suoi legali per un ricorso in urgenza al Tar per una sospensiva del diniego del soprintendente.
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