Decadenza dei commissari: il Parlamento l'aveva eliminata ma rispunta nei decreti di Occhiuto

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Cittadella Regionale

Negli atti di nomina di Giuliano e Lazzaro rispunta la norma sulla decadenza automatica per mancata approvazione degli atti aziendali e dei bilanci, ma il Parlamento l'aveva eliminata l'estate scorsa

  26 gennaio 2022 15:48

di GABRIELE RUBINO

Non è chiaro se sia trattato di una distrazione o, al contrario, di una precisa volontà. Sta di fatto che gli apparentemente innocui (giuridicamente parlando) decreti di nomina dei commissari di due Asp contengono un passaggio nient'affatto 'neutro'. Ieri, Roberto Occhiuto ha indicato Giuseppe Giuliano commissario straordinario dell'Asp di Vibo Valentia (confermandolo anche all'Aou Mater Domini) e Ilario Lazzaro all'Asp di Catanzaro. Tuttavia nell'elenco dei 'precisato che' che accompagnano l'investitura viene puntualizzato testualmente: "il Commissario straordinario decadrà automaticamente dall'incarico, ai sensi dell'art. 2, comma 6, della legge n. 181 del 30 dicembre 2020, in caso in caso di mancata adozione dell’atto aziendale di cui al comma 4, o di mancata approvazione dei bilanci relativi agli esercizi già conclusi nei termini ivi previsti". 

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Cosa c'è di strano? Il Decreto Calabria bis è stato modificato proprio in questa parte dal Decreto Semplificazioni bis approvato in Parlamento a luglio (LEGGI QUI). Sebbene il testo originario prevedesse la 'sanzione' della decadenza automatica per mancata approvazione degli atti aziendali e dei bilanci degli esercizi già conclusi, proprio l'intervento del legislatore nell'estate del 2021 eliminò la decadenza. Con quella modifica si salvarono gli attuali commissari straordinari Vincenzo La Regina (Asp Cosenza) e Gianluigi Scaffidi (Asp di Reggio Calabria) che non avevano adempiuto all'obbligo sull'adozione dei bilanci (prima il termine era di tre mesi). Non per colpa loro piuttosto per oggettive difficoltà visti i casi particolari delle due Asp, ma comunque la legge prevedeva la decadenza automatica. Dunque, la norma vigente dispone sì l'obbligo di adozione (entro dodici mesi, termine modificato) degli atti aziendali e dei bilanci degli esercizi già conclusi, ma è sparita la decadenza automatica. Per i commissari straordinari è prevista soltanto la 'revoca' in caso di valutazione negativa in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi da programma operativo.

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Con questi due Dca, che sono nominativi e teoricamente non hanno efficacia erga omnes, sostanzialmente solo per Lazzaro e solo per Giuliano 'rivive' la norma che faceva scattare la decadenza 'cassata' dal Parlamento. Con Giuliano c'è l'ulteriore peculiarità che per il suo incarico all'Aou Mater Domini resterebbe in piedi la norma nazionale vigente (obbligo di adozione ma senza decadenza) mentre a Vibo c'è appunto la previsione ulteriore del Dca di nomina che potrebbe portare alla decadenza automatica. Probabilmente, al momento dell'applicazione questo 'precisazione' del decreto commissariale sarà ininfluente ma comunque è un segnale ed è difficile pensare che in atti ufficiali spuntino cose per caso. A meno che non si creda che agli estensori del decreto regionale sia sfuggita la revisione operata dal legislatore nazionale. 

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