"Emergenza sanitaria provinciale, una delegazione della Conferenza dei Sindaci dell'Ambito Territoriale della Provincia di Cosenza, riunitasi nelle scorse settimane nella Sala Consiglio Provinciale a Cosenza e che aveva condiviso all’unanimità un documento unitario, guidata dal Sindaco di Corigliano-Rossano,incontrerà a Roma mercoledì 4 dicembre il Ministro della Sanità Roberto Speranza".
A darne notizia e ad esprimere soddisfazione è lo stesso Primo Cittadino Flavio Stasi che coglie l’occasione sia per sottolineare "la celerità dei tempi con i quali si è arrivato alla fissazione di questo incontro tanto atteso, dall’assemblea del 13 novembre scorso alla successiva richiesta al Ministro (che ringraziamo per la sensibilità dimostrata); sia per ribadire la propria gratitudine a tutti i colleghi del territorio per la partecipazione, i contributi preziosi e fattivi ed in generale per il senso di responsabilità e per la grande capacità di coesione e gioco di squadra dimostrata e che – scandisce – segna una importante novità ed un punto di non ritorno rispetto al passato".
"L’unità premia e rafforza i territori. Cinque le principali richieste,definite urgenti ed improrogabili, contenute nel documento di sintesi approvato all’unanimità dalla Conferenza ed inviato al Direttore Reggente dell'Azienda Sanitaria Provinciale; al Presidente della Giunta Regionale; al Ministro della Salute e alle altre Conferenze dei Sindaci della Calabria col fine di invitarle a tenere un confronto sullo stesso tema ed aderire ai contenuti esposti dai sindaci della provincia di Cosenza".
"Tutte le istituzioni competenti, a partire dall'Ufficio del Commissario e dall'Azienda Sanitaria Provinciale, adottino nell'immediato i provvedimenti necessari per dare corso alle procedure concorsuali in itinere e per attivare tutte le procedure di reclutamento possibili per personale medico e paramedico, col fine di dare respiro alle unità operative del territorio che si trovano ormai al collasso.
Si apra un confronto tra Ministero, Regione e Conferenze dei Sindaci col fine di realizzare un modello sanitario adeguato al contesto della Regione Calabria che abbia l'obiettivo di investire nell'offerta sanitaria (ospedaliera e territoriale) adeguandola ai livelli essenziali previsti dalla normativa vigente; tenendo conto delle condizioni orografiche, demografiche ed infrastrutturali; limitando progressivamente l'emigrazione sanitaria.
Si prenda atto del fallimento del modello commissariale in Calabria, individuato quale presunto rimedio per il rientro dal deficit del sistema sanitario regionale e che invece, nel corso di questi anni, ha realizzato drammatici tagli orizzontali ai servizi per le comunità (a partire da soppressioni o accorpamenti dei presidi ospedalieri) senza ottenere alcun risultato in termini di rientro del debito.
Si superi il cosiddetto “Decreto Calabria” individuando le misure necessarie per garantire una governance stabile ed autorevole agli enti sanitari, a partire dalle Aziende Sanitarie, tenuto conto che l'ASP di Cosenza ormai da più di un anno è sprovvista di un direttore generale ordinario ed ha visto l'avvicendarsi di numerosi “reggenti”, accrescendo il disorientamento istituzionale e limitando ulteriormente le attività di programmazione dell'Azienda.
Si avviino i lavori per la realizzazione dei nuovi ospedali e che si attivi un monitoraggio continuativo degli stessi affinché non si ripetano gli inaccettabili ritardi del passato.
In attesa del confronto richiesto e dei conseguenti interventi strutturali, alla luce dell'emergenza descritta e denunciata e della mancata realizzazione di soluzioni che consentano - in questa fase - la sostenibilità del sistema sanitario (ospedaliero e territoriale), tutti i sindaci intervenuti – è riportato nel documento di sintesi della Conferenza – si dichiarano disponibili all'avvio di una mobilitazione unitaria dei territori, che coinvolga le intere popolazioni, da estendere anche alle altre province della Calabria".
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