Il Consiglio comunale di Cosenza, presieduto da Pierluigi Caputo, ha approvato la deliberazione delle aliquote e tasse locali, ai sensi dell'art. 251 del decreto legislativo 267/2000 che stabilisce, è scritto in una nota, "che nella prima riunione del Consiglio successiva alla dichiarazione di dissesto e comunque entro trenta giorni dalla data di esecutività della delibera, lo stesso Consiglio è tenuto a deliberare per le imposte e tasse locali di spettanza dell'ente dissestato, diverse dalla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, le aliquote e le tariffe di base nella misura massima consentita, nonché i limiti reddituali, agli effetti dell'applicazione dell'imposta comunale per l'esercizio di imprese, arti e professioni, che determinano gli importi massimi del tributo dovuto". Il punto è passato con 17 voti a favore, compreso quello del sindaco Mario Occhiuto e 6 voti contrari.
Il Consiglio ha successivamente approvato anche una variazione al bilancio di previsione 2019, finalizzata a richiedere al Tesoriere comunale l'attivazione di una anticipazione di cassa complessiva, per l'esercizio finanziario 2019. La richiesta di anticipazione di cassa è stata formalizzata, subito dopo l'assemblea, dalla Giunta comunale. La variazione di bilancio è passata con 17 voti a favore, compreso quello del Sindaco Occhiuto, e 6 astensioni.
"La delibera in approvazione - ha detto Occhiuto in merito alle aliquote delle imposte e tasse locali - rientra tra gli atti previsti nella procedura di dissesto. Si tratta di un atto che, prevedendo l'obbligo di aumentare al massimo i tributi comunali, avrebbe determinato conseguenze pesantissime per i cittadini. Il Comune di Cosenza, trovandosi già in predissesto, non determinerà alcun sostanziale aumento in materia tributaria essendo le aliquote già stabilite nella massima misura sin dall'anno 2010".
L'assemblea ha poi trattato i temi riguardanti la sanità, approvando il progetto di riorganizzazione dei servizi territoriali in campo sanitario nel Comune di Cosenza e nell'area urbana. E' stato quindi approvato all'unanimità, su proposta della minoranza, un documento con il quale, prendendo atto del fallimento dell'istituto commissariale e del decreto speciale per la Calabria cui si è aggiunto un peggioramento delle condizioni complessive del servizio sanitario calabrese, è stata avanzata la richiesta al Ministro Speranza di abrogazione del decreto Calabria.
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