di TERESA ALOI
Un luogo di donne per le donne, ma anche per i bambini e per tutti quei soggetti vittime di violenze. Un luogo, dove affrontare e metabolizzare il trauma degli abusi e gli effetti che questo produce.
E’ l’associazione "DomIUS” nata il 7 giugno del 2016 presieduta da Naomi Zampina che conta tra le sue soci fondatrici Mariateresa Musacchio e Rosanna Pirrò, che hanno sposato appieno l'iniziativa condividendone obiettivi e mission.
Ascolto, solidarietà, consulenza legale e psicologica: si muove lungo queste direttrici l’impegno dell’associazione. Ma soprattutto ascolto. Perché la cosa più difficile è parlare, denunciare. Essere creduti.
“Noi – spiega Naomi Zampina – non pressiamo perché si arrivi alla denuncia – ma spieghiamo l’importanza di prenderne coscienza. Di liberarsi dal “mostro” , da quell’amore malato”.
Circa il 90 per cento dei maltrattamenti subiti dalle donne avvengono per mano dei familiari. Che sia un compagno, un marito. A volte sono botte; a volte, il più delle volte, parole che uccidono la dignità. Una donna che subisce violenza ha sempre un livido. Ma ci sono violenze fatte di schiaffi assestati con lo sguardo, di calci sferrati con le parole. Di silenzi, assordanti, che ti arrivano direttamente nell’anima. Ferendola. A vita.
“Dalle violenze fisiche si guarisce prima o poi – ammette Naomi Zampina – da quelle dell’anima è molto più difficile”. Si inizia minando le certezze, fino a sgretolare via via l’autostima. Fino a quando ti senti tu quella sbagliata.
“Ricordo perfettamente – racconta - quella giovane donna che nel corso del colloquio mi disse di sentirsi “l’anima sporca””.
Tre anni e mezzo di relazione. Sbagliata, mettendo da parte il primo periodo. “Tutto iniziò – spiega Naomi Zampina ricordando quella brutta storia – con degli scontrini. Convivevano da qualche tempo e lui, giorno dopo giorno, metteva in discussione le sue spese”. Fino ad arrivare alle botte.
L’appello a farsi aiutare, ad andar via da quella casa venne raccolto quasi subito. E da quella casa è andata via, oltrepassando i confini regionali.
Lei ci è riuscita. O per lo meno sta lavorando in tal senso. Ma molte non ne hanno avuto la forza.
L'associazione DomIUS” è dedicata proprio a loro. A tutte quelle persone, vittime di abusi, che non dovranno sentirsi mai sole.
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