di GABRIELE RUBINO
Il commissario straordinario Giuseppe Zuccatelli si è insediato ieri. Sarà la guida unica dei due ospedali Catanzaro. Non c’è alcuna traccia nel decreto di nomina, ma “l’unica testa” per Pugliese-Ciaccio e Mater Domini significa che dovrebbe riprendere il discorso interrotto sull’azienda unica. Dopo la legge regionale dell’11 marzo scorso e la successiva impugnativa del governo (allora gialloverde), tutto si è arenato.
L'IDEA DI ZUCCATELLI PER I DUE OSPEDALI DI CATANZARO- Stando alle carte, Zuccatelli dovrebbe limitarsi alla valutazione dei precedenti direttori amministrativi e sanitari delle due aziende catanzaresi nel giro di sessanta giorni. Tuttavia, dalle prime battute scambiate al momento dell’insediamento sembra voler imprimere una sorta di impostazione “pro-unificazione”. Zuccatelli avrebbe fatto trasparire la volontà di nominare soltanto un sub-commissario a testa: uno per il Pugliese-Ciaccio e uno per Mater Domini. “Meglio litigare con due che quattro”, avrebbe confidato. Senza dubbio, è una procedura “forzata”. Nel senso che i due ospedali non sono soltanto completamente diversi (il Pugliese votato all'emergenza e Mater Domini ai ricoveri in elezione), ma soggetti giuridici ed economici distinti. Ognuno dispone della sua partita Iva e della rispettiva autonomia legale. Non c’è alcun atto o norma, nemmeno nel Decreto Calabria, che consenta la nomina di sub-commissari per la fusione di due ospedali. Proprio per questa "lacuna", nell'annunciato viaggio romano dal ministro, Zuccatelli sembra intenzionato a chiedere un mandato proprio in questo senso.
ALL'ASP DI VIBO, GIULIANO FA IL BANDO PER DIRETTORE AMMINISTRATIVO E SANITARIO- Giuseppe Giuliano, in uscita proprio da Mater Domini, come primo atto da commissario dell’Asp di Vibo Valentia ha mantenuto, ad interim, come direttore amministrativo Elisabetta Tripodi (la ex reggente). Resterà in carica fino all’espletamento della selezione del nuovo direttore amministrativo e sanitario da ultimarsi entro fine mese.
LA DURATA DEI NUOVI COMMISSARI STRAORDINARI- Per tutti e quattro i nuovi commissari straordinari, le altre due sono Iole Fantozzi del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria e Daniela Saitta dell’Asp di Cosenza, c’è il fattore tempo che potrebbe giocare contro. Il Decreto Calabria prevede che gli stessi resteranno in carica fino alla durata residua della legge speciale, cioè quasi a fine 2020. Oppure, se arriveranno prima, i direttori generali nominati dalla Regione secondo la normale procedura attingendo all’albo nazionale degli idonei. Cosa che teoricamente potrebbe attivarsi già a maggio di quest’anno.
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