Giornata 'calda' quella di ieri al Pugliese. Oltre all'inchiesta che coinvolge pesi massimi dell'ospedale catanzarese, c'è la questione della transizione amministrativa alla Dulbecco. Non priva di incognite per l'ex Pugliese che è l'azienda cessata (a differenza della Mater Domini) e, non avendo previsto per tempo procedure di allineamento, è la più esposta. Dopo l'articolo pubblicato su La Nuova Calabria (LEGGI QUI) in cui si paventava il rischio di non essere in grado di pagare stipendi e contributi per la mancata uniformazione dei software applicativi, arrivano rassicurazioni.
Anzitutto, a livello di cassa, i soldi ci sono. Dopo il decreto del dipartimento regionale Tutela della Salute che ha 'girato' alla Dulbecco una rimessa mensile di circa 27,5 milioni di euro, il commissario La Regina ha adottato la delibera di richiesta di anticipazione al tesoriere (la BNL) di 67,4 milioni. Grossomodo la cifra che corrispondeva alla sommatoria del Pugliese (42 milioni) e Mater Domini (25 milioni), che non era scontato il tesoriere riconoscesse.
Andata in porto questa operazione, c'era la questione legata ai sistemi informativi per gli stipendi dei dipendenti dell'ex Pugliese. Ricevuta la dura lettera dei dirigenti del dipartimento amministrativo, dalla Cittadella è arrivata l'apertura affinché la ditta incaricata su questo servizio del SEC-SISR di intervenire. Già domani ci sarà un confronto a distanza per scongiurare rischi di ritardi, sia sul personale e sia sugli ordini. (g.r.)
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