Elezioni regionali, PD diviso sulla candidatura di Oliverio. Spunta il nome di Minniti

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pezzo politico

  12 agosto 2019 15:37

di ENZO COSENTINO

Elezioni regionali. Ecco il tormentone politico estivo e che ci accompagnerà per tutto un autunno sempre più caldo. Quasi tutti i maghi e le maghe che leggono nelle palle (di vetro) dicono: sarà la campagna elettorale più disperata. Vedono giusto.

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Venti di tempesta politica sulla testa dei poveri calabresi. Chi si sta preparando per scendere in campo - partiti, movimenti, congreghe, big in naftalina, big in movimento, big sotto traccia - dicono di voler vincere, ma forse, anche se alzano calici e sputano promesse, sanno di essere perdenti.

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Torniamo ai tormentoni politici. Eccone un altro: “primarie, primarie, primarie”. Parola magica per aprire la strada verso la candidatura più importante: quella a presidente della Regione Calabria. Per affrontare questo test (utile e credibile sarebbe se veramente vi fosse, nei partiti, la consapevolezza del metodo) il Pd e il centrosinistra è il primo a muoversi. Non è tutto il Pd, non è tutto il centrosinistra che esulta per le primarie. Anzi, il Pd su questo presunto atto di “democrazia eccelsa” in Calabria si è spaccato. Lo ha spaccato (quale atto dovuto come presidente della regione in carica) Mario Oliverio. E lui è il candidato principale, quello che nel partito dem calabrese è ritenuto il più forte. Anche se da Roma la sua candidatura è stata affogata nel “non se ne parla”, pronunciato da Zingaretti e colonnelli vari del paradiso dem.

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Chi vincerà le “prove libere” e per le primarie del Pd sarà in pole position? Si diceva di Oliverio perché è il nome ufficialmente fatto dalla sua corrente (oltre che dallo stesso protagonista). L’alternativa? Nessuno vuole pronunciarsi. E non sembra essere una questione di coraggio ma di tatticismo.

Però i nomi circolano. Eccone altri che potrebbero essere gli avversari di Oliverio. Si rispolvera il nome di Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, che il Pd, però, ha blindato con la candidatura a sindaco della città Metropolitana.

Ma su Reggio torna in voga il nome di Marco Minniti. Il problema è su Cosenza, dove è difficile aprire il cerchio di protezione per Oliverio. E a Catanzaro? Nisba! Nome emergente? C’è un un gruppo che fa il tifo per il leader di “Cambiavento”, consigliere comunale, pronosticato candidato sindaco del Capoluogo di Regione, Nicola Fiorita. Ma chi potrebbe lanciare in pista alle primarie il deputato catanzarese Antonio Viscomi che di certo oliveriano non è? E’ trincerato nel più assoluto riserbo.

Ma non tutti i giochi sano fatti. Al tavolo c’è anche Agazio Loiero, che con il suo movimento potrebbe lanciare un nome. E la variabile Ciconte? Non lui come candidato ma come sponsor che conta per i voti di cui dispone. E’ un Pd che può vincere? Che dicono i calabresi e gli scettici dem?

 

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