Emendamenti Milleproroghe, possibili novità su nomine dei direttori generali di Asp e ospedali calabresi

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images Emendamenti Milleproroghe, possibili novità su nomine dei direttori generali di Asp e ospedali calabresi

Sono oltre 1.300 gli emendamenti depositati in Senato, alcuni ritoccano ancora le regole sulle nomine dei vertici consentendo di indicare come dg gli attuali commissari straordinari nominati o confermati

  20 gennaio 2023 15:25

di GABRIELE RUBINO

Possibili nuovi ritocchi alle regole sulle nomine dei vertici di Asp e aziende ospedaliere calabresi. All’interno degli oltre 1.300 emendamenti al Milleproroghe depositati ieri in Senato ne spuntano due (con il forzista Mario Occhiuto primo firmatario) che intervengono chirurgicamente sulla recente proroga del Decreto Calabria. Quest’ultimo provvedimento aveva previsto la facoltà per il commissario ad acta, Roberto Occhiuto, di nominare i direttori generali secondo le procedure ‘ordinarie’ regolate dal Dlgs 171 del 2016. Potestà finora non esercitata poiché sulle nove aziende calabresi, Occhiuto ha deciso di nominare sempre e solo commissari straordinari, tre nuovi (Asp Catanzaro e Crotone e Annunziata di Cosenza) e gli altri sei confermati. La scadenza della nuova proroga del Decreto Calabria è fissata a maggio, a quel punto tornerebbe la disciplina ordinaria per la selezione dei vertici, che ha come architrave la presenza dei manager all’interno dell’elenco nazionale degli idonei (recentemente aggiornato LEGGI QUI) e naturalmente l'adozione di un avviso regionale con cui individuare i manager per ciascuna azienda.

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Dalla lettura degli emendamenti, l'intenzione è quella di poter estendere lo scettro decisorio di Occhiuto consentendogli di nominare direttamente come direttori generali, non solo chi è presente nell'elenco nazionale, ma anche coloro che che sono stati nominati o confermati commissari straordinari delle Asp e delle aziende ospedaliere. "Il Commissario ad acta - si legge nel testo del primo emendamento - può altresì nominare i direttori generali tra i Commissari Straordinari nominati o confermati ai sensi dell'art. 2, comma 2, del decreto-legge 10 novembre 2020 n. 150, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2020, n. 181, in deroga alle procedure di cui al decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171, purché abbiano i requisiti previsti dalla legge". Sulla chiosa bisognerà interpretare se comunque possa essere o meno derogato il requisito anagrafico (65 anni). L’altro emendamento è sulla stessa scia ma potenzialmente più estensivo "ovvero tra i Commissari Straordinari nominati o confermati ai sensi dell'art. 2, comma 2, del decreto-legge 10 novembre 2020 n. 150, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2020, n. 181”. Allo stato attuale, come segnalato dall’Anaao (LEGGI QUI), sono quattro i commissari straordinari non presenti in elenco: Vitaliano De Salazar, Simona Carbone, Gianluigi Scaffidi e Vincenzo Spaziante. Gli ultimi due per ragioni anagrafiche.

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E poi c'è un altro emendamento, sempre con primo firmatario Mario Occhiuto, con cui si disporrebbe la riapertura dei termini per l'iscrizione all'elenco nazionale dei dg della sanità da completarsi entro il 30 aprile 2023.

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Non è detto che questi emendamenti saranno approvati nella versione del Milleproroghe che uscirà da Palazzo Madama, certo sono indizi piuttosto indicativi. All'inizio della prossima settimana dovrebbe avvenire la scrematura degli oltre 1.300 depositati attenzionando quelli 'segnalati'. Da lì in avanti si capirà quante possibilità ci sono affinché le nuove modifiche alle regole sulle nomine dei vertici della sanità calabrese vadano in porto. 

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