Emergenza rifiuti. Il Comune di Castrovillari contro la Regione: "Non esiste alcuna gestione della discarica: come si potrebbe riprendere il conferimento?"

“Nella notte, una nuova Ordinanza della Regione Calabria cerca di alleviare in maniera temporanea la profonda crisi nella gestione dei rifiuti". Esordiscono così in una nota congiunta il sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito e l'assessore  all'Ambiente Pasquale Pace. "Sempre a tarda sera le nuove Ordinanze sono ormai un’abitudine! - proseguono i due - Immediatamente, a stretto giro, dopo un’ora il Comune di Castrovillari ha risposto inoltrando una nota a firma del Sindaco, al Presidente della Regione ed alla Procura di Castrovillari".

"Da tempo il Comune è impegnato a chiudere la discarica per una tutela effettiva del distretto agroalimentare di Cammarata, con i fatti e non a parole. Invece la Regione cosa dispone? Il conferimento per 20.000 tonnellate e la successiva chiusura. Nel fare ciò, in primo luogo, - sostengono Lo Polito e Pace - chiarisce che con i rilievi fatti il Comune di Castrovillari aveva ragione, contrariamente a quanto da altri sostenuto, sulla capacità residua dell’impianto, omettendo però dati importanti, contestati nella nota inviata dall’Amministrazione comunale di Castrovillari".

"In primo luogo la discarica è chiusa dal 2003 - ribadiscono - anche se questa Amministrazione ha effettuato i lavori di messa in sicurezza completati nel 2017. Non esiste alcuna gestione dell’impianto: come si potrebbe riprendere il conferimento? In secondo luogo la Regione Calabria ordina al Comune di Castrovillari la chiusura della stessa. Con quali risorse economiche? Non è che la volontà è di riprendere i conferimenti e poi si vedrà?".

"La priorità, invece, per noi è la chiusura. Ecco perché l’Amministrazione comunale di Castrovillari ha scritto provocatoriamente alla Regione - conclude la nota del sindaco e dell'assessore di Castrovillari - invitandola a venire loro a gestire la discarica con la chiusura della stessa e la coltivazione successiva per la tutela dell’ambiente, sempre che l’Autorità giudiziaria fornisca l’autorizzazione".

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