Il Presidente della Giunta Regionale, Mario Oliverio, ha emanato una nuova ordinanza contingibile ed urgente per fronteggiare la grave situazione igienico sanitaria insorta nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani e per scongiurare pericoli per la salute pubblica. Permangono, infatti, difficoltà di reperire nel territorio della regione siti pubblici idonei per la realizzazione dei nuovi impianti di trattamento e delle aree di smaltimento dove conferire gli scarti di lavorazione per come previsto dal Piano regionale di gestione dei rifiuti approvato nel dicembre del 2016 e non hanno raggiunto risultati concreti le gare indette per il conferimento degli scarti di lavorazione in impianti extra regionali. Il problema non è avviato a soluzione neppure dopo l'avvenuto subentro dei Comuni mediante gli Ambiti Territoriali nella gestione del servizio a decorrere dal 1° gennaio 2019, oggi competenti alla individuazione dei siti di ubicazione dei nuovi impianti e delle discariche di servizio, nonostante l'azione di affiancamento e sostegno costantemente operata dalla Regione.
Anzi, la situazione si è ulteriormente aggravata nelle ultime settimane con l'interruzione dei conferimenti conseguente all'avvenuto sequestro da parte della magistratura di alcune aree a servizio della discarica pubblica di Lamezia Terme, che avrebbe finito per determinare il blocco degli impianti di trattamento derivante dall'impossibilità di conferire in discarica gli scarti di lavorazione e, a molte, l'interruzione della raccolta. Di conseguenza, il Presidente della Giunta si è visto costretto ad emanare una nuova ordinanza contingibile ed urgente, al fine di evitare il collasso del sistema derivante dall'esaurimento della capacità di stoccaggio degli impianti oggi in esercizio. L'ordinanza è stata richiesta e sollecitata dai sindaci presidenti delle Comunità di ambito che ne hanno espressamente condiviso i contenuti e si sono impegnati ad attuarne le disposizioni nei tempi previsti. Al fine di prevenire pericoli per la salute pubblica e situazioni di degrado urbano derivanti dal blocco del sistema di raccolta, l'ordinanza prevede:
- che le Comunità d'Ambito di Cosenza e Vibo Valentia e la Città Metropolitana di Reggio Calabria provvedano ad individuare immediatamente uno o più siti dove ubicare i propri ecodistretti e le relative discariche di servizio ed avviino le conseguenti procedure amministrative per la realizzazione degli impianti;
- che le Comunità d'Ambito di Cosenza e la Città Metropolitana di Reggio Calabria provvedano immediatamente all'indizione della gara o all'affidamento del servizio per lo smaltimento in impianti extraregionali degli scarti di lavorazione degli impianti siti nel proprio territorio;
- che alcuni Comuni (Lamezia e Catanzaro) adottino immediatamente gli atti amministrativi di competenza necessari per la prosecuzione delle procedure di ampliamento delle discariche di propria competenza e che altri (Castrolibero e Castrovillari) provvedano a richiedere l'autorizzazione integrata ambientale o a presentare la documentazione tecnica riportante lo stato attuale della discarica;
- che il Comune di Cassano Jonio sia autorizzato in via d'urgenza e senza soluzione di continuità all'esercizio di ulteriori volumi, nelle more del rilascio dell'autorizzazione per la quale ha già presentato istanza, e nel rispetto dei piani di gestione, monitoraggio e controllo approvati;
- che il gestore della discarica di Crotone sia autorizzato a proseguire in via d'urgenza e senza soluzione di continuità nella coltivazione fino al 30 giugno 2020 nel rispetto dei piani di gestione, monitoraggio e controllo approvati e che il gestore della discarica di Crotone svolga in via d'urgenza le attività tecniche necessarie ad assicurare una rapida ripresa dei conferimenti autorizzati.
Si tratta, a tutta evidenza, di un complesso di provvedimenti, relativi all'intero territorio regionale, finalizzati ad assicurare la continuità del servizio pubblico di raccolta e smaltimento, nella more del completamento delle complesse procedure di competenza delle Comunità d'Ambito, comunque svolte con l'affiancamento ed il sostegno della regione
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