Emergenza rifiuti. Il sindaco di Corigliano Rossano diffida la società Ekrò: "Riattivare subito l'impianto di Bucita"

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images Emergenza rifiuti. Il sindaco di Corigliano Rossano diffida la società Ekrò: "Riattivare subito l'impianto di Bucita"
Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano
  25 maggio 2020 10:17

"Emergenza rifiuti, riattivare immediatamente (salvo in difetto adire le autorità competenti) i conferimenti presso l'impianto pubblico di Bucita, da parte dei comuni ricadenti nell'Ambito di Raccolta Ottimale N.2 della Sibaritide, in ottemperanza e secondo la tabella di conferimento contenuta nella nota ad hoc del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria".

È quanto chiede a nome dell’Aro N. 2 Sibaritide ricadente nell'Ambito Territoriale Ottimale (ATO) di Cosenza nonché nella sua qualità Autorità Sanitaria del territorio entro il quale ricade l'impianto, il Sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi in una diffida, condivisa da tutti e 34 i sindaci dei comuni ricadenti nell’ARO e trasmessa ieri (domenica 24 maggio) alla Ekrò Scarl, società gestore dell’impianto di trattamento pubblico ed al Presidente dell’Ato il Sindaco di Rende Marcello Manna.

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Nella diffida, nella quale si definisce ormai improcrastinabile la riattivazione immediata dell’impianto  di trattamento pubblico di Bucita, si sottolinea che facendo seguito a quanto disposto da apposita Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale il Dipartimento Ambiente e Territorio disponeva che a partire dal venerdì 22 maggio scorso i rifiuti provenienti dall'impianto di Corigliano-Rossano dovessero essere conferiti presso la discarica di San Giovanni in Fiore, di proprietà del Consorzio Valle Crati.

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"Ad oggi – prosegue la diffida – l'impianto pubblico di trattamento rifiuti presso il quale conferiscono tutti i comuni della Sibaritide risulta ancora chiuso, non accettando rifiuti ormai da svariate settimane, non ottemperando dunque alla disposizione del Dipartimento Ambiente e Territorio".

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"Ed a causa dell'assenza di conferimenti presso quell'impianto – si denuncia nella nota – sono ormai centinaia i cumuli di rifiuti sparsi lungo le strade comunali dell'intero territorio dell'ARO, i quali generano un gravissimo pericolo igienico-sanitario, oltre che un grave danno al decoro ed all'immagine delle città ricadenti nell'Ambito".

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