Emergenza rifiuti. Il sindaco di Rovito, D’Alessandro: “Gravissima e incomprensibile la riapertura di bombe ecologiche nello spazio di una notte”

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images Emergenza rifiuti. Il sindaco di Rovito, D’Alessandro: “Gravissima e incomprensibile la riapertura di bombe ecologiche nello spazio di una notte”
Felice D'Alessandro sindaco di Rovito
  21 maggio 2020 10:05

"La riapertura delle discariche su tutto il territorio regionale è un pessimo segnale che si dà ai territori, ai cittadini e al Paese che ci osserva. Gravissima e incomprensibile la riapertura di bombe ecologiche nello spazio di una notte. Anziché avviare, finalmente, una vera strategia di sostenibilità per i rifiuti prodotti in regione, si avviano riaperture scriteriate. Per utilizzare un’espressione tanto cara al centrodestra nazionale, il Governo regionale ha avuto l’ardire di agire col favore delle tenebre, per deliberare scelte che nessun cittadino calabrese può tollerare e condividere, eccetto gli speculatori cui nulla importa dell’ambiente e ancor meno delle ricadute sulla salute di tanti calabresi di queste scelte".

Lo scrive Felice D’Alessandro, sindaco di Rovito e consigliere provinciale di Cosenza 

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“La scelta della presidente Santelli mi sembra incomprensibile - sottolinea  - Poche settimane fa il suo assessore all’ambiente, Capitano Ultimo, aveva parlato di una Calabria pronta a diventare una riserva naturale, in cui sostenibilità e ambiente fossero al centro delle scelte politiche, oggi invece ci troviamo a parlare di riaperture di discariche e di conferimento di “tal quale”, come se i sistemi di raccolta differenziata, smistamento post raccolta e selezione dei rifiuti non esistessero e non stiano diventando sempre più efficienti e sostenibili laddove messi in azione. Inoltre, vorrei sapere come sia possibile che la condizione di una discarica, chiusa perché poco sicura per la salute pubblica o perché arrivata al limite della sua capacità di stoccaggio in sicurezza, possa essere modificata con una firma, senza studi approfonditi, senza coinvolgere i territori, senza sentire alcun parere. Questa scelta della presidente Santelli mi sembra la tipica mossa di chi anziché pulire casa, butta la polvere sotto il tappeto sperando che gli ospiti non se ne accorgano". 

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"Un atteggiamento gravissimo che la Calabria e i calabresi tutti non possono tollerare. Infine, due parole sull’impatto di questa scelta sulla comunità del mio comune e sulla Provincia di Cosenza:  abbiamo già fermato - aggiunge D'Alessandro - il conferimento nell’impianto Miga una volta e credo che assieme agli altri sindaci faremo di tutto per fermarlo ancora una volta e per ottenere la completa chiusura di questo scempio ambientale; lo stesso si può dire dell’intero territorio provinciale che non può diventare la pattumiera della regione e dell’Italia". 

"Vorrà dire che ancora una volta noi sindaci, che conosciamo le peculiarità del territorio e dobbiamo tutelare la salute dei nostri concittadini e l’ambiente dei nostri comuni, ci faremo portatori di proposte risolutive più sagge e compatibili con l’ambiente, che ad oggi, come emerge da più punti di osservazione, resta la ricchezza maggiore della Calabria per avviare un reale sviluppo economico, sociale, turistico e culturale. Nella nostra regione tutto parte dal territorio, dalle sue unicità e dalla biodiversità. Dobbiamo comprendere che dopo l’emergenza COVID19, tuttora in corso, bisognerà rimettere la salvaguardia dell’ambiente al centro delle nostre politiche in tutti i settori. Meglio farlo da subito, evitando disastri futuri causati da scelte miopi come quella appena effettuata dalla Regione Calabria.”

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