Esame d'avvocato, sfuma l'idea Cosenza: la sede resta Catanzaro

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La Corte d' Appello di Catanzaro
  29 ottobre 2019 17:42

La sede degli esami scritti per l'abilitazione alla professione d'avvocato rimane Catanzaro. Sfuma, dunque, l'ipotesi avanzata nei giorni scorsi per svolgere le tre prove (due pareri e un atto) a dicembre a Cosenza. All'esame partecipano gli aspiranti avvocati di Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia e Crotone. 

Lo ha deciso il presidente della Corte d'Appello, Domenico Intracaso, che oggi ha incontrato i rappresentanti degli enti a vario titolo interessati allo svolgimento degli esami di abilitazione alla professione forense previsti per il prossimo mese di dicembre:

Sergio Abramo, nella duplice qualità di presidente dell'Amministrazione provinciale di Catanzaro e di Sindaco della città di Catanzaro, ha indicato nell'istituto scolastico "E. Fermi" sito nel quartiere marinaro, la struttura idonea ad accogliere i partecipanti all'esame per un numero massimo di 1300, garantendo inoltre l'esecuzione dei lavori di facchinaggio e di fornitura di arredi e suppellettili.

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La proposta è stata condivisa e sostenuta dal presidente del Consiglio dell'Ordine distrettuale degli Avvocati, Antonello Talerico, e  accettata dal presidente della Corte d'Appello di Catanzaro, Domenico Introcaso il quale, con proprio provvedimento, ha confermato la sede per lo svolgimento degli esami per l'anno 2019 mandando al responsabile dell'area tecnica l'attestazione sulla effettiva idoneità ed al Ministero di Giustizia per la conseguente comunicazione.

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“L’importante esame per avvocati rimane nel suo luogo naturale, il capoluogo calabrese che è sede di Corte d’Appello”, ha sottolineato Abramo ringraziando Introcaso, “per la sensibilità e disponibilità dimostrate”, e Talerico, “per l’impegno messo in campo nell’ottica della sinergia fra Istituzioni e Ordine provinciale”. “Vengono così spazzate via tutte le perplessità relative alla possibilità che l’esame di abilitazione potesse essere trasferito in un’altra città”.
“La struttura provinciale del “Fermi”, con i suoi 1.300 posti circa, è stata dunque ritenuta idonea, così come avvenuto negli anni scorsi, a ospitare candidati attesi da tutta Italia”, ha aggiunto Abramo, “ed è proprio per la riconosciuta funzionalità dell’edificio che avevo proposto, come amministrazione provinciale, che venisse confermata quale sede d’esame”.
In base a quanto emerso dall’incontro, unanimemente definito “proficuo e cordiale”, la Provincia ha garantito la disponibilità, a proprio carico, dei lavori necessari al montaggio e allo smontaggio degli arredi (e al reperimento degli arredi stessi), oltre alla pulizia e manutenzione dei locali.

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