Esultò per la morte di Jole Santelli, le scuse (non accettate) della docente al processo

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La presidente Jole Santelli
  02 dicembre 2024 16:17

di STEFANIA PAPALEO

Alla morte della presidente della Regione Calabria Jole Santelli, non esitò a esultare sui social. Oggi, alla prima udienza del processo davanti al Tribunale di Genova, a poco più di quattro anni dal post choc che provocò un moto d'indignazione collettiva, la professoressa ed ex attivista del M5s Paola Castellaro ha chiesto scusa. E lo ha fatto tramite l'avvocato del foro di Catanzaro Sabrina Rondinelli, che si è costituita parte civile per conto delle sorelle Paola e Roberta Santelli. Scuse rigettate al mittente dal legale, che ha ribadito piuttosto la gravità di quelle affermazioni della docente, contro la quale si scagliarono anche molti genitori degli alunni della scuola di Genova presso la quale insegnava. 

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La mia vita è cambiata, a scuola non mi danno più progetti da fare", ha sostenuto in aula la docente rivolgendosi all'avvocato Rondinelli, che ha controbattuto ricordando la frase scritta dall'imputata a poche ore dalla morte della Presidente Jole Santelli, "una donna di 50 anni che aveva fatto della legalità la sua missione di Parlamentare. Non accetto le scuse", ha risposto con foga il legale davanti al giudice monocratico Lovesio, la quale, tuttavia, "visto il lavoro della professoressa",  ha deciso di metterla alla prova in un ente ai fini della sostituzione della pena, rinviando al 19 febbraio 2025 per la prossima udienza.

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"Evvai! Una mafiosa di meno!!! Speriamo chiami Silvio, Giorgio, Sergio, ecc. ecc.": questo il post costato alla prof Cortellesi una citazione a giudizio per diffamazione aggravata tramite social network (articolo 595 comma terzo del Codice penale), post dalla stessa poi rimosso dal suo profilo Facebook che successivamente fu oscurato. Rimozione che, ovviamente, arrivò troppo tardi, non impedendone la lettura a molti genitori degli alunni che frequentavano il Liceo statale Pertini di Genova, alla Procura di indagarla il 20 gennaio 2021 e all'Ufficio scolastico per la Liguria di sospenderla dall'insegnamento alla fine di un procedimento disciplinare avviato dopo la querela delle sorelle Santelli.

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Seguì l'atto di citazione a firma del pm Walter Giuseppe Francesco Cotugno, in quanto - si legge nell'atto d'accusa del magistrato - "pubblicandola sul proprio profilo social Facebook un post (visibile da tutti gli iscritti)" la frase "incriminata" offendeva la reputazione di Jole Santelli, "fatto aggravato - si legge ancora - dall'uso del mezzo di pubblicità". A Paola Castellaro e al suo difensore di fiducia, avvocato Matteo Mezzapesa, il compito di ribaltare l'accusa.

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